Bambini vegani denutriti: tutte le bufale dei media

Scopriamo insieme perché possiamo dire con assoluta certezza che tutte le notizie riportate dall’informazione generalista su bambini vegani (o presunti tali) in cattiva salute siano assolutamente false.

Bambini vegani denutriti bufale

Negli ultimi tempi abbiamo visto come si sia discusso, spesso anche con toni molto accesi, in fatto di alimentazione vegana nei bambini. Tanti i servizi giornalistici, le inchieste e i reportage che avevano come protagonisti bambini vegani (o presunti tali) finiti in ospedale a causa della loro alimentazione. Ma se fosse tutta una montatura costruita a tavolino per creare paura e diffidenza nei confronti della dieta vegana? Si tratta di vera e propria disinformazione divulgata attraverso i media e questo possiamo dirlo con cognizione di causa: tutte le notizie di “bambini ricoverati in ospedale a causa della dieta vegan” o che addirittura sarebbero stati sottratti alla potestà genitoriale per questa ragione, non sono rispondenti alla realtà.
Ecco un breve elenco dei casi di bambini vegani malnutriti e/o denutriti usciti alla ribalta nell’ultimo anno, che si sono rivelati assolutamente senza fondamento. La raccolta dei casi è stata realizzata dalla Rete Famiglia Veg.

Firenze, luglio 2015 – Bimbo con carenza di B12

Tantissimi giornali scrivono che un bambino vegano di 11 mesi è stato ricoverato per carenza di B12 e che la madre lo stava ancora allattando al seno senza aver iniziato lo svezzamento e anche lei aveva carenza di B12. A settembre, però, si scopre che i genitori non sono vegani e nemmeno latto-ovo-vegetariani: dichiarano in una intervista di essere “vegetariani”, ma che la mamma “qualche volta mangia carne e pesce”. Quindi sono onnivori. In più, emerge un grave errore da parte dei genitori: il bambino, a 11 mesi, non era ancora stato svezzato e veniva nutrito esclusivamente con latte materno.

Quindi è assolutamente falso che il problema fosse la dieta vegan: la madre era onnivora e il bambino, che non era né vegano né onnivoro, assumeva ancora solo latte materno.

Belluno, ottobre 2015 – Bambino vegano malnutrito

I giornali pubblicano la notizia di un “bambino di Belluno vegano e gravemente malnutrito“, di circa 2 anni. Ben presto si scopre che il bambino, a due anni e mezzo, non era stato svezzato e assumeva solo latte materno, un ovvio errore che è tale qualsiasi sia il tipo di alimentazione della madre, vegan, latto-ovo-vegetariana o onnivora che sia.

Quindi è falso che il bambino fosse vegano, perché non essendo ancora stato svezzato non era né onnivoro né vegano. Lo stesso medico che ha seguito il caso, ha dichiarato che “qualsiasi siano le scelte alimentari della famiglia bisogna solo fare attenzione a scegliere cibi sani e saper variare tra le diverse componenti nutrizionali” e che “vegano non è sintomo di cattiva alimentazione, tutte le diete richiedono competenza nello svezzamento”.

Treviso, febbraio 2016 – Bambina che non cresce

I giornali titolano “Shock a Treviso, bambina vegan non cresce“, ma già negli articoli viene detto che la bambina non prendeva latte materno ma latte di mandorla “perché i genitori erano vegan”. Qui il problema, evidentemente, risiede nella scelta del latte: è noto che i lattanti debbano assumere – in mancanza del latte materno – solo latti appositamente formulati, le cui proteine possono derivare sia da fonti vegetali che da fonti animali.

Perciò è falso che il problema fosse la scelta vegan dei genitori, l’errore stava nella mancanza di utilizzo del latte formulato, l’unica alternativa al latte materno da usare per i neonati.

Genova, giugno 2016 – Bambina in rianimazione

I giornali titolano “bimba di due anni in rianimazione per la dieta vegana“. Presto si scopre che in realtà la bimba era latto-ovo-vegetariana e che il problema risiedeva nella mancata integrazione di vitamina B12 (obbligatoria anche nei latto-ovo-vegetariani), probabilmente per una particolare presa di posizione dei genitori che nulla ha a che vedere con la scelta vegan. Ormai è risaputo che chi segue un’alimentazione onnivora ricavi questa vitamina dagli integratori che vengono aggiunti ai mangimi degli animali d’allevamento; questo è il solo motivo per cui la vitamina B12 si ritrova poi nelle carni degli animali, assieme a molte altre sostanze chimiche e farmaci, usati di prassi in ogni allevamento. Chi non consuma carne deve quindi assicurarsi di integrare adeguatamente la vitamina B12. Chi decida di non voler utilizzare integratori (gli onnivori non possono deciderlo, perché gli integratori sono già presenti nei mangimi degli animali) lo fa sulla base di teorie non fondate scientificamente.

Per questo è falso che la bambina fosse vegan e che il problema fosse la dieta in sé, ma lo era l’aver deciso di non utilizzare l’integratore di vitamina B12.

Milano, luglio-settembre 2016- Bambino cardiopatico

Viene segnalato dai giornali un “bambino vegan” che a 1 anno pesava come un bambino di 3 mesi. Ma negli stessi articoli si riporta anche che il bambino era cardiopatico, che doveva essere operato e che dopo l’operazione aveva ritrovato la salute. La questione è quindi che i giornali scelgano intenzionalmente di mettere in secondo piano il reale problema cardiaco del bambino per focalizzarsi sulla dieta vegana e demonizzarla. E’ Vegolosi.it a smentire la bufala, aintervistando lo lo stesso medico che ha seguito il caso del bambino, che ha dichiarato ai nostri microfoni: “Non possiamo collegare lo stato di grave malnutrizione con la scelta vegana dei genitori. La situazione del piccolo è complessa, c’è una cardiopatia importante, i fattori in gioco sono moltissimi.” In un successivo servizio del 13 settembre 2016, “a Porta a Porta”, viene riferito che i genitori non hanno nutrito il bambino con una dieta vegan, ma piuttosto hanno provato per lui svariati tipi di latte, anche animale: quindi il bambino non era vegano e il suo problema di denutrizione era legato alla sua malattia cardiaca, che comprometteva la sua capacità di nutrirsi, come ribadito anche dalla dottoressa Luciana Baroni durante la trasmissione su Rai 1. A fine agosto circola un’altra notizia infondata, ovvero che il piccolo sia stato tolto ai genitori dal tribunale per essere affidato ai nonni, perché veniva nutrito in maniera vegan.

Questo è falso sia perché il bambino non era vegano, sia perché il motivo dell’affidamento del bambino ai nonni è stata la mancata collaborazione dei genitori, che non volevano che fosse operato quando ne aveva bisogno; questo evidentemente non ha nulla a che vedere con l’alimentazione vegana.

I dati da analizzare

Analizzando per un attimo la situazione nello specifico, ci rendiamo conto di due cose: innanzi tutto, tenendo conto del boom che l’alimentazione vegan sta vivendo da un paio di anni a questa parte, il fatto che tra le ormai migliaia di bambini a cui viene fatto seguire questo tipo di dieta i media siano riusciti a scovarne solo 5 a cui attribuire dei problemi di salute, ma quelli onnivori? Il solo Centro contro l’Obesità dell’ospedale Gaslini di Genova riferisce 375 ricoveri di bambini (onnivori) all’anno, spesso legati a gravi problemi di ipertensione, diabete e complicazioni ortopediche di vario tipo.

In più, dobbiamo necessariamente attribuire una nota di demerito ai media che si sono occupati di diffondere queste notizie: non uno dei giornali o delle riviste che abbia deciso di riportare i cinque fatti sopra citati si è mai preso la briga di divulgare anche le doverose rettifiche a seguito dei vari accertamenti compiuti, che hanno rivelato come le notizie, di fatto, risultassero incomplete o addirittura false. Come se ciò non bastasse queste notizie sono tuttora online, a disposizione di tutti i lettori, e vengono spesso utilizzate come “gancio” per altri articoli contrari all’alimentazione vegana. E’ ora che anche il tema dell’alimentazione a base vegetale – supportata, tra l’altro, da solide basi scientifiche – trovi il giusto spazio anche in un’informazione non “di nicchia” e soprattutto che la stampa smetta di creare paure e allarmismi del tutto infondati che vanno a discapito della salute di ognuno di noi.

 

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