Animali domestici e fumo passivo: rischi alti
Una buona ragione per smettere di fumare? Evitare di esporre al fumo passivo i nostri animali domestici che, secondo studi recenti, sono più a rischio di noi
Irritazioni dell’apparato respiratorio, asma, polmoniti ed enfisemi, ma anche tumori nasali e polmonari. Il fumo è dannoso per la salute dell’uomo, ma anche per quella degli animali domestici. Secondo un recente studio dell’Università di Glasgow, gli animali da affezione sono addirittura più a rischio degli esseri umani per quanto riguarda sia i danni secondari da fumo passivo, ovvero quello subito da chi è presente quando qualcuno fuma, che i danni terziari, legati alle sostante ambientali residue lasciate dal fumo. Il motivo, evidenzia lo studio, è semplice: gli animali domestici passano in casa più tempo dei proprietari, sono spesso fisicamente vicino a loro quando fumano e sono maggiormente a contatto con le superfici sulle quali si depositano i residui. Tra i pericoli principali ai quali sono esposti gli animali c’è anche l‘ingestione di mozziconi: la nicotina assunta per via orale è un veleno neurotossico ed è frequente che, soprattutto i cani, attirati dalla saliva umana, ne ingeriscano una quantità potenzialmente letale.
È per questo motivo che l’Ordine dei Medici Veterinari della Provincia di Milano ha appena lanciato “Il fumo uccide anche loro”, una campagna che mira a sensibilizzare i cittadini sui danni provocati agli animali domestici dal fumo passivo e che sta portando in queste settimane materiale informativo a disposizione dei proprietari di cani e gatti in tutti gli studi veterinari del milanese.
Negli animali domestici, spiegano i veterinari, le principali cause di patologie legate al fumo passivo sono l’inalazione e il contatto diretto con i residui ambientali del fumo. Principale inquinante dei luoghi chiusi, il fumo passivo ha infatti un’elevata concentrazione di sostanze cancerogene, che si depositano sul suolo, sui mobili, sui tessuti e sul pelo degli animali, esponendoli a gravi rischi. I più vulnerabili, soprattutto a tumori orali, risultano non a caso i gatti a causa del “grooming”, la cura del pelo che mette in contatto le mucose orali con i residui di nicotina rimasti sul pelo.
I cani, invece, sono esposti maggiormente ai tumori di naso e polmoni anche se gli studi evidenziano che ci sono differenze in base alla conformazione fisica dell’animale: in quelli con muso più lungo sono maggiormente presenti neoplasie delle cavità nasali, mentre in quelli a muso corto sono più frequenti forme che interessano i polmoni.
Le sigarette, sottolineano i veterinari, hanno effetti negativi anche su canarini e pappagalli: il fumo passivo è particolarmente dannoso per i volatili perché dotati di un tratto respiratorio molto sensibile. Le sigarette possono causare un accumulo di fluidi e portare alla polmonite, spesso letale.
Cosa fare dunque per salvaguardare la salute propria e degli animali che vivono con noi? Smettere di fumare, dicono i veterinari, e se proprio non è possibile, fare propri alcuni semplici accorgimenti: non fumare in presenza dell’animale, svuotare sempre il posacenere, lavarsi le mani prima di toccare l’animale dopo aver fumato e fumare all’aperto evitando che il fumo entri in casa.