Amazzonia: nel 2024 bruciata un’area grande quanto l’Italia
La causa? Ancora una volta, la maggior parte degli incendi, servono a fare a coltivazioni e pascoli
Nel 2024, il Brasile ha registrato un drammatico aumento degli incendi, con oltre 308.000 chilometri quadrati di vegetazione distrutti, un’area paragonabile all’intera superficie dell’Italia. Questo rappresenta un incremento del 79% rispetto al 2023, secondo i dati diffusi dalla piattaforma di monitoraggio ambientale MapBiomas.
La foresta amazzonica è stata la più colpita, con circa 179.000 chilometri quadrati bruciati, pari al 58% del totale nazionale. Si tratta di un dato particolarmente preoccupante dato che l’Amazzonia svolge un ruolo cruciale nella regolazione del clima globale, fungendo da enorme serbatoio di carbonio.
Perché sono aumentati gli incendi in Amazzonia
Gli esperti attribuiscono questo aumento degli incendi a una combinazione di fattori naturali e antropici. La storica siccità causata dal fenomeno El Niño ha creato condizioni favorevoli alla propagazione del fuoco. Tuttavia, la causa principale rimane l’azione umana, in particolare gli incendi dolosi appiccati per convertire le aree boschive in terreni agricoli e pascoli. Questa pratica non solo distrugge la biodiversità, ma contribuisce significativamente alle emissioni di gas serra.
Il governo brasiliano, sotto la guida del presidente Lula da Silva, ha dichiarato la protezione dell’Amazzonia una priorità. Tuttavia, la portata degli incendi del 2024 ha evidenziato una preparazione insufficiente nell’affrontare emergenze ambientali di tale entità. La città di Belém, nello stato di Pará, la regione più colpita dagli incendi, ospiterà la COP30 nel novembre 2025, mettendo ulteriormente in luce la necessità di azioni concrete per la salvaguardia dell’ambiente.