Alassio, no al cane in chiesa: diocesi in subbuglio
Chiesa con il divieto di accesso per i cani. È un episodio che sta facendo discutere tutta la comunità di Alassio, vicino Savona. Una coppia di turisti è stata allontanata dalla chiesa di Sant’Anna, nella località ligure, perché avevano con sé un golden retriever: durante la messa, il sacerdote padre Gilles Jeanguenin ha fatto segno ai due di uscire dall’edificio perché non rispettavano «comportamenti consoni a un luogo di culto». La storia è balzata sulle pagine della cronaca locale grazie al racconto dei fedeli che partecipavano alla messa e che dunque hanno assistito alla scena: a La Stampa, una donna ha raccontato che i due «sono stati cacciati in malo modo, più che allontanati. Non appena li ha visti, il parroco non solo ha fatto loro il segno di andarsene ma lo ha detto a voce alta davanti a tutti. I due sono usciti dalla chiesa mortificati. Eppure il cane non stava disturbando nessuno». La testimone prosegue: «Ma chi si crede di essere quel parroco per poter decidere chi può seguire o meno la messa? Quella non dovrebbe essere la casa del Signore che accoglie tutti?».
Da parte sua, il sacerdote si difende parlando di regole basate sulla buona educazione: «È un luogo di culto e, come tale, va rispettato – dice padre Gilles allo stesso quotidiano – Non si tratta di essere cattivo con i cani, ma semmai di educare i loro padroni. Mi pare che anche nei musei e in molti locali pubblici non facciano entrare i cani. Non vedo cosa ci sia di strano». Il sacerdote dice di essersi rivolto alla coppia con gentilezza, e svela – a sua difesa – di aver anche avuto un cane «per 8 anni»: «Il problema è che molte persone hanno perso il senso del limite», accusa.
Uno dei monsignori della diocesi di Albenga-Imperia, parlando sempre con il quotidiano torinese, dice le parole forse più sagge in tutta questa vicenda: «Non mi preoccupo tanto di chi entra in chiesa con il proprio cane, quanto di chi in chiesa non ci viene affatto». Il monsignore in questione, ironia della sorte, si chiama Angelo De Canis.