Tè nero: aromi che non si dimenticano
Il tè nero è la tipologia di tè più diffusa in Occidente. La sua lavorazione completa prevede sei operazioni: la disidratazione, l’arrotolamento, la fermentazione a 27°C, l’essiccazione o torrefazione, la cernita ed infine la setacciatura.
Note storiche e curiosità
Il tè nero è particolarmente amato in Russia, dove dopo la fine del XIX secolo nacquero le varianti al “gusto russo” con l’aggiunta di aromi come il bergamotto, l’arancia, il limone e il pompelmo, addolciti con zucchero o miele. Il tè in russia viene servito utilizzando il samovar, un contenitore in metallo finemente cesellato che mantiene calda l’acqua e perfette una perfetta infusione.
Proprietà
Il tè nero è ricco di caffeina e tannini che ne fanno una bevanda adatta al consumo durante tutta la giornata. Come quello verde e bianco, è ricco di polifenoli e teofillina, sostanza che favorisce la dilatazione dei bronchi, migliorando anche la contrattilità del diaframma e degli altri muscoli respiratori. La quantità di caffeina contenuta in una tazza di tè nero è inferiore di 4 volte rispetto a quella contenuta in una tazzina di caffè, ma ha la caratteristica di essere rilasciata nel corpo in maniera più graduale. Grazie alla caffeina e alla teina, questa bevanda ha anche un ottimo potere digestivo.
Per i Vegolosi che hanno bisogno di una pausa per ricaricare le energie.