Melagrana
La melagrana è frutto simbolo di fertilità e abbondanza: scopriamo insieme tutte le sue caratteristiche e usi in cucina.
La melagrana è la bacca coriacea del melograno, albero antico di origine asiatica appartenente alla famiglia delle Punicacee. Chiamata anche “granata”, questa bacca regina delle tavole autunnali contiene al suo interno semi formati da una polpa gelatinosa, rossa, succosa e dal sapore acidulo.
Curiosità
Il nome della melagrana deriva dal latino malum (pomo) e granatum (con semi). Da sempre la melagrana, con il suo colore rosso accesso, è simbolo di abbondanza, fertilità e ardente passione. Si racconta che le donne ateniesi mangiassero i semi del frutto del melograno per acquisire fertilità e prosperità e che le spose romane usassero intrecciare tra i capelli rami di melograno. Nella lontana Cina i neosposi mangiavano la melagrana per benedire le nozze, mentre le spose turche lanciavano a terra il frutto e contavano i chicchi che ne uscivano per scoprire quanti figli avrebbero avuto. In Dalmazia, invece, la tradizione voleva che come gesto propiziatorio lo sposo trasferisse dal giardino del suocero a quello della casa degli sposi una pianta di melograno. Molto usata nel passato per preparare piatti salati, oggi la melagrana viene impiegata in cucina soprattutto in ricette dolci, come elemento decorativo o per ottenere la “granatina”, sciroppo di succo di melegrana con miele e zucchero.
Proprietà
La melagrana ha proprietà diuretiche e tonificanti e favorisce la digestione. È un frutto che contiene zuccheri e acido citrico ed è ricco di vitamina C, potassio, fosforo e tannini, responsabili del suo caratteristico sapore acidulo. La melagrana viene usata da sempre anche come frutto medicinale: l’infuso ottenuto con i fiori dell’albero di melograno, per esempio, è un utile antinfiammatorio del cavo orale.