Finocchi: come pulirli, come cucinarli e ricette vegane
Il finocchio (il cui nome in botanica è Foeniculum vulgare) è una pianta erbacea perenne della famiglia delle ombrellifere tipica dell’area mediterranea, dove da millenni cresce spontanea. La pianta ha un aroma intenso e inconfondibile, ed è riconoscibile per il fusto alto e ramificato che può raggiungere anche i 2 metri di altezza, i fiori gialli raccolti in ombrelle e le foglie di un verde intenso.
Quello che tutti conosciamo come “finocchio” e che può essere consumato sia crudo che cotto, altro non è che il grumolo della pianta (ovvero un gruppo di foglie che formano un cespo compatto) e di questa presenta lo stesso aroma tipico di ogni sua parte, dalle foglie ai semi. Attenzione però a non confondere il finocchio con l’aneto, un’erba aromatica il cui sapore è a metà strada tra quello dell’anice e del finocchio e il cui aspetto ricorda molto quello del finocchietto selvatico.
Finocchio e finocchietto selvatico sono la stessa cosa?
Sì, perché esistono due varietà di finocchio: quello selvatico, che cresce spontaneamente ed è conosciuto anche come finocchio amaro o finocchietto, e quello coltivato, noto come finocchio dolce o semplicemente finocchio. Com’è intuibile dal loro nome, queste due varietà di pianta danno frutti dal sapore leggermente diverso, anche se appartengono alla stessa famiglia. A proposito dei bulbi, è importante distinguere tra il finocchio “maschio” e il finocchio “femmina”: il primo è più tondeggiante e corposo, adatto per essere consumato crudo; il secondo ha invece una forma più allungata e si presta meglio per la cottura perché più fibroso.
Come pulire e tagliare i finocchi
I finocchi possono essere consumati sia cotti che crudi, e le tecniche per la loro pulizia sono piuttosto semplici: basta lavarli bene sotto con acqua corrente e mondarli avendo cura di eliminare la parte alta con la barba verde; quest’ultima “erba” può essere utilizzata per insaporire le minestre oppure come base, tritata, per un soffritto con la cipolla o l’aglio. In più, è necessario eliminare le foglie più esterne se rovinate, macchiate, scure; in caso contrario vi basterà, con l’aiuto di un pelapatate o con un coltello ben tagliente, eliminare la parte più fibrosa, sbucciando solo la superficie esterna e mantenendo la polpa. Terminate la pulitura eliminando solo la parte più rovinata e sporca della base del torsolo, per poi procedere a consumarli crudi oppure alla preparazione della ricetta scelta.
Come cucinare i finocchi
Reperibili quasi tutto l’anno (tendenzialmente da ottobre a maggio), i finocchi sono molto versatili e si prestano a molte preparazioni differenti. Se cotti al vapore oppure saltati in padella, sono un contorno leggero ottimo per accompagnare secondi piatti a base, per esempio, di burger e polpette; se gratinati, invece, diventano un ottimo piatto unico gustoso e saziante. Come tutte le verdure, ovviamente, anche i finocchi si possono aggiungere come condimento per primi piatti a base di pasta, ma sono ideali anche se consumati crudi come snack, così come sono oppure in pinzimonio. Da non perdere la nostra guida tu tutte le tecniche di cottura dei finocchi, utilissima per preparare tante ricette 100% vegetali gustose e invitanti.
In cucina si utilizzano spesso anche i semi di finocchio (chiamati così erroneamente, perché in realtà sono i frutti della pianta), impiegati per aromatizzare varie preparazioni come insalate o verdure saltate in padella, per esempio, ma trovano anche largo impiego nella preparazione di infusi e decotti per le loro proprietà digestive e sono indicati anche per le loro proprietà carminative. In caso di raffreddore e influenza, sono preziosi per le qualità espettoranti. Per uso esterno, infine, è consigliato il decotto nei casi di congiuntivite sotto forma di impacco.
Finocchi: ricette vegane
Se pensate che i finocchi siano una verdura un po’ “triste”, certamente non avete provato le nostre ricette: primi e secondi sfiziosi, tutti a base di finocchi e tutti assolutamente da provare! Qualche esempio? Le tagliatelle integrali ai pomodorini, finocchi e zafferano sono un piatto dal sapore delicato, perfetto per una cena con gli amici, mentre sarà impossibile non farsi conquistare dalla freschezza dei nostri tagliolini con finocchi al limone e briciole di tempeh. Per un primo piatto senza glutine, invece, vi consigliamo il nostro riso rosso con finocchi e arance, mentre per un secondo sfiziosissimo il nostro consiglio è di puntare sulle cotolette di finocchi impanate (in foto): una ricetta di base di cui, parola nostra, non saprete più fare a meno.
Proprietà e calorie
I finocchi sono un alimento molto ricco di fibre e nutrienti: si segnalano in particolare potassio, sodio, calcio, fosforo, vitamina C e vitamina E, antiossidante protettivo per l’organismo. Ha pochissime calorie (secondo le tabelle CREA, 100 grammi di finocchi crudi ne apportano solo 9) e non contiene lipidi se non in tracce, ma ha un buon contenuto di fibre: per questo è indicato come snack nelle diete ipocaloriche dimagranti. Ha inoltre qualità espettoranti e antisettiche nelle patologie bronchiali lievi, oltre che depurative (in particolare del fegato). Del finocchio si segnalano anche le proprietà digestive, che lo rendono un ingrediente molto apprezzato – sotto forma di semi – all’interno di tisane e decotti da consumare subito prima o subito dopo i pasti.
Curiosità
Le prime notizie della pianta provengono da un papiro risalente a 3500 anni fa. Di certo il finocchio era ben conosciuto in Grecia, dove cresceva in abbondanza nel territorio vicino a Maratona, e a Roma, dove Plinio il Vecchio, nella sua Naturalis historia, ne descriveva soprattutto le proprietà medicinali. Oggi si consuma crudo come contorno, aperitivo o digestivo e cotto come contorno e nelle zuppe.