B.Fruity: il batterio salva-frutta contro gli sprechi
Una scoperta che potrebbe davvero rivoluzionare il modo di conservare e commerciare la frutta. Si tratta dello studio del comportamento di un batterio (innocuo per l’uomo) che permetterebbe di regolare la maturazione della frutta, dopo essere stato ingegnerizzato per produrre due molecole volatili, l’etilene e il metil-salicilato. Tutto questo permetterebbe di accelerare o rallentare il processo di maturazione evitando sprechi, soprattutto nella grande distribuzione ma anche a livello domestico.
A studiare questa soluzione è stato un gruppo di ragazzi del CIBIO (Centro per la Biologia integrata) dell’Università di Trento. Questo progetto si basa sulla considerazione di una caratteristica dei frutti: alcuni detti non-climaterici, una volta raccolti, bloccano il loro processo di maturazione (per esempio l’uva), mentre altri, detti invece, climaterici, continuano a maturare anche dopo essere stati colti (per esempio le banane).
Il sistema, chiamato B.Fruity, è rivoluzionario rispetto ai classici sistemi odierni (la produzione di etilene infatti, al momento, avviene grazie ad un processo che si basa sull’utilizzo di risorse fossili) ed è anche ecologico. Nel sito dedicato al progetto, una delle opzioni presentate è quella di sfruttare B.Fruity anche per rivenditori automatici di frutta.
Foto: una delle fasi degli esperimenti tratta dal sito “http://2013.igem.org/Team:UNITN-Trento“