I semi di melone sono edibili: come si preparano e che caratteristiche nutrizionali hanno

Solitamente scartati, si tratta in realtà di semi dalle buone proprietà nutrizionali (comprese tante proteine vegetali).

Li avete buttati nell’umido, vero? Ecco, da oggi potreste salvarli dallo spreco ed utilizzarli come ingrediente per le vostre ricette. I semi del melone sono edibili e per un’abitudine consolidata, purtroppo, vengono scartati e destinati a diventare rifiuti ma possiamo utilizzarli facilmente facendo anche un regalo alla nostra salute.

Perché usarli?

Il melone è una pianta imparentata con cocomero e zucca e, come sappiamo, anche i loro semi possono essere mangiati: lo stesso vale per il re giallo della cucina estiva. Si tratta di semi piuttosto calorici, come è normale che sia, privi di colesterolo, ma ricchi di grassi e proteine vegetali (in particolare sotto forma di acido glutammico, tripotofano e arginina). I semi di melone contengono acidi fenolici come flavonoidi, tocoferolo, fitoestrogeni, benefici per l’organismo. Inoltre sono ricchi di vitamine e minerali: vitamine A, C, B3, B6, B9; carotene; sodio; magnesio; potassio; calcio; ferro; zinco; iodio; fosforo; selenio; manganese. Insomma, una vera meraviglia, no?

Come si preparano i semi di melone?

La cosa migliore è consumarli dopo averli fatti essiccare o tostare in forno o in padella. Ecco come fare:

  • aiutandovi con acqua corrente e un colino a maglie fitte, sciacquateli per bene eliminando i filamenti che li uniscono fra loro nonché il succo zuccherino che li avvolge.
  • una volta lavati, stendeteli su un canovaccio per eliminare l’acqua in eccesso e lasciateli asciugare
  • se volete farli essiccare al sole, potete lasciarli su della carta forno o sul canovaccio. In base al caldo e all’umidità dell’aria potrebbe volerci qualche giorno.
  • se volete tostarli al forno: dopo averli asciugati con il canovaccio, metteteli sulla carta forno appoggiata alla leccarda e impostate la temperatura fra i 100°C e i 120°C per una decina di minuti.
  • se volete tostarli in padella – usatene una antiaderente- meteteli a fuoco medio-basso lasciandoli tostare semplicemente magari aggiungendo un cucchiaio di olio perché non rischino di bruciare.
  • Potete conservarli in un barattolo di vetro ermetico a temperatura ambiente.
  • Possono anche essere conditi con sale o spezie a piacere per aumentarne il gusto.

Come si mangiano i semi di melone?

Una volta che li avrete preparati, ci sono molti modi in cui mangiare i semi di melone, ma il primo e più semplice è quello di consumarli come sono come snack – una volta tostati o essiccati – oppure come decorazione per insalate fresche, verdura, o insalate di pasta o cereali, insomma, come fareste per i più “famosi” semi di zucca o semi di girasole.

I semi di melone sono ottimi anche se frullati e ridotti in farina per realizzare una base per il gomasio (un condimento salato versatile solitamente preparato a base di semi di sesamo e sale).

Potete anche aggiungerli al porridge, allo yogurt, ai muffin, al gelato, etc.

Insomma: contate di poterli utilizzare esattamente come fate per gli altri semi oleaginosi e con le stesse modalità. Anche loro sono piuttosto calorici: 100 g di semi di melone apportano circa 560 kcal e contengono 15 g di carboidrati, 28 g di proteine – un bel po’ davvero! – e 47 g di grassi, per lo più insaturi.

E gli altri semi?

Come dicevamo, anche i semi di cocomero (anguria) e quelli di zucca di mangiano: la differenza è che quelli di anguria e melone non li troviamo già lavorati e pronti al consumo, insomma, ci tocca “farli in casa”. Se volete saperne di più su quelli di anguria (che potete anche far germogliare!) qui trovate una guida completa. Per quelli di zucca, vi diamo un po’ di informazioni qui, mentre per quelli di girasole trovate tutto qui.

Le foto sono tratte da Depositphotos

Iscriviti alla newsletter e ricevi subito l'ebook gratis

Quattro ricette MAI pubblicate sul sito che potrai scaricare immediatamente. Puoi scegliere di ricevere una ricetta al giorno o una newsletter a settimana con il meglio di Vegolosi.it.  Iscriviti da qui.

Sai come si fa la salsa zola vegan? Iscriviti alla newsletter entro e non oltre l'11 maggio e ricevi subito la video ricetta

Print Friendly
0