Manicure fai da te eco bio e vegan: la guida pratica passo passo
Come fare la manicure in casa? Con i prodotti giusti, senza farsi mancare i giusti strumenti e, volendo, con qualche ricetta fai da te. Ecco la nostra guida pratica!
Non solo shampoo e detergenti struccanti naturali e vegan friendly: anche le mani e le unghie hanno bisogno di essere curate con i prodotti e gli strumenti giusti per essere sane e forti e apparire al meglio. Ecco dunque la nostra guida pratica per avere mani e unghie perfette, destreggiandosi senza problemi in quello che agli occhi meno esperti può sembrare un insieme di operazioni complesse e lunghe, ma che in realtà richiede solo un po’ di tempo a disposizione e un po’ di pratica.
Manicure perfetta: gli strumenti indispensabili
Partiamo col dire che per fare una buona manicure in casa sono necessari pochi strumenti “di base”, molti dei quali sono facilmente reperibili al supermercato. Tra questi troviamo:
- Spingicuticole. Le cuticole, “pellicine” che crescono alla base del letto ungueale, sono uno degli ostacoli che si frappongono tra noi e una manicure impeccabile, specialmente quando risultano particolarmente secche e spesse. Per questo è necessario utilizzare uno spingicuticole per spostarle e rendere l’aspetto delle unghie decisamente più curato. In commercio esistono strumenti in metallo, in gomma e bastoncini di legno (di arancio o di rosa): questi ultimi hanno il vantaggio di essere molto più delicati di uno spingicuticole in metallo, evitando di danneggiare la superficie dell’unghia, ma sono poco “eco” perché si rovinano dopo pochi utilizzi e devono quindi essere sostituiti spesso. Scegliamo quindi uno spingicuticole in gomma, delicato sulle unghie e riutilizzabile per molto tempo.
- Tagliacuticole. Uno strumento decisamente controverso: c’è chi, anche tra i professionisti, lo usa da sempre perché consente di ottenere risultati impeccabili in termini di ordine e resa finale della manicure e chi, invece, ne sconsiglia del tutto l’impiego. Questo perché spesso si tratta di un oggetto molto tagliente e quindi potenzialmente pericoloso se utilizzato da persone poco esperte, ma anche perché le cuticole sono considerate indispensabili per proteggere la matrice dell’unghia dalle aggressioni esterne e non andrebbero rimosse. Ci sono casi, però, in cui le cuticole sono molto spesse e particolarmente lunghe, arrivando fino a coprire buona parte della matrice dell’unghia: è in questi casi che si rende necessario tagliarle perché le mani abbiano un aspetto curato e ordinato. Si può scegliere dei tagliacuticole “a molla” (che si utilizzano come delle normali forbicine) se non si è molto esperti, oppure optare per strumenti con una lama “a V” – decisamente più taglienti – che si fanno scorrere sulle pellicine per un taglio netto e preciso.
- Lima. Indispensabile per accorciare le unghie, può essere in vetro oppure in cartone. La prima è più fragile e delicata, ma ha una durata pressoché eterna se si salva dalle cadute accidentali; la seconda dura per pochi utilizzi, ma si differenzia per spessore e ruvidità e può essere scelta in base alle proprie esigenze. In più, le lime in cartone possono avere anche forme differenti: quelle arrotondate sono ideali per smussare i bordi delle unghie, quelle dritte per accorciarle e dare qualsiasi forma. Meglio evitare, invece, le limette in metallo, che hanno un’azione più “traumatica” e possono procurare delle micro fratture che indeboliscono le unghie.
Come fare la manicure: la guida passo passo
Dopo aver visto quali sono gli strumenti necessari, vediamo adesso come procedere con una manicure a casa:
- Eliminare lo smalto vecchio. È il primo passo per iniziare una manicure di base; se decidete di riapplicare lo smalto alla fine della manicure, il consiglio è quello di non utilizzare dischetti o batuffoli di cotone – che potrebbero rilasciare fastidiosi “pelucchi” sulle unghie compromettendo la stesura dello smalto – ma di optare per dei pad di cellulosa, che non hanno questo problema. Per salvaguardare le unghie, inoltre, sarebbe meglio utilizzare solventi senza acetone, che risultano un po’ meno aggressivi sull’unghia. In commercio esistono anche leva smalto bio che contengono solo ingredienti naturali e che per questo risultano particolarmente delicati sia sulle unghie che sulla pelle.
- Accorciare e limare le unghie. Dopo aver scelto la lima più adatta alle nostre esigenze, passiamo a regolare la lunghezza e la forma delle unghie: se sono particolarmente lunghe possiamo accorciarle prima un po’ servendoci di un tronchesino, mentre è meglio evitare le forbicine che possono rovinare le unghie e favorirne la rottura e lo sfaldamento. Fatto questo, procediamo con la limatura, che deve avvenire sempre in un’unica direzione – dall’esterno verso il centro, di solito, sollevando la lima tra una passata e l’altra – e mai “avanti e indietro” per evitare di rovinare l’unghia.
- Ammorbidire le cuticole. A questo punto procediamo immergendo le unghie in una ciotolina riempita con acqua tiepida, eventualmente arricchita con un po’ di sapone delicato, per circa cinque minuti. In questa fase possiamo anche decidere di pulire le unghie dai residui della limatura servendoci di un’apposita spazzola, da strofinare delicatamente sulla superficie delle unghie e sul bordo libero.
- Spingere le cuticole. Servendoci di un bastoncino di legno, dopo aver asciugato bene le mani, procediamo a spingere delicatamente le cuticole verso la matrice dell’unghia. Facciamo attenzione a non calcare troppo il bastoncino per evitare di procurare dei “micro traumi” che potrebbero portare l’unghia a crescere in maniera irregolare, come ricoperta da piccoli solchi.
- Tagliare le cuticole. Si tratta di un passaggio assolutamente facoltativo, consigliato solo a chi ha cuticole molto secche e particolarmente spesse. Possiamo servirci di strumenti simili alle forbici ma con una punta particolare, in grado di afferrare e tagliare le cuticole facilmente oppure di strumenti con una lama “a V”, particolarmente taglienti e per questo da utilizzare con cautela, passandoli lungo il bordo dell’unghia e seguendo l’andamento delle cuticole.
- Esfoliare. Procediamo adesso con lo scrub, che può essere realizzato facilmente in casa come vedremo fra poco.
Massaggiamo qualche minuto sulle mani bagnate, insistendo sulle zone particolarmente secche, poi risciacquiamo: la pelle risulterà morbida e levigata. - Idratare. Se decidiamo di non applicare lo smalto, è questo il momento di applicare una buona crema mani: scegliamo un prodotto naturale senza siliconi, petrolati e parabeni che idrati a fondo la pelle. Se invece decidiamo di applicare lo smalto, evitiamo di applicare la crema che rischia di compromettere la tenuta e la conseguente durata dello smalto; utilizziamola, invece, a smalto asciutto.
Cura delle mani e delle unghie: le ricette fai da te
Per la cura delle mani e delle unghie, possiamo optare anche per dei rimedi naturali fatti in casa.
- Scrub esfoliante. Da applicare una o due volte alla settimana, specialmente in inverno e in caso di mani molto secche, è un cosmetico naturale veramente facile da realizzare in casa. Mescoliamo un paio di cucchiai di olio (anche quello di oliva andrà benissimo) con un cucchiaio o due di zucchero, sale fino o fondi di caffè, ma anche bicarbonato o farina di riso per uno scrub molto leggero e delicato. In alternativa è possibile preparare uno scrub anche sostituendo l’olio con del malto. Applichiamo sulle mani bagnate e massaggiamo per qualche minuto, insistendo sul dorso e comunque sulle zone più secche; risciacquiamo e applichiamo la crema idratante abituale. Un consiglio in più: se abbiamo in casa una crema dall’INCI “cattivo”, magari ricca di siliconi e petrolati, non buttiamola! Utilizziamola invece per realizzare uno scrub per le mani: mescoliamo uno o due cucchiai di crema con un paio di cucchiai di fondi di caffè o bicarbonato (no a sale e zucchero, che si scioglierebbero subito), applichiamo e massaggiamo bene sulle mani. Risciacquiamo con cura e detergiamo poi con un sapone delicato per eliminare la crema e i suoi ingredienti “dannosi” dalla pelle e il gioco è fatto: mani lisce e levigate, senza sprechi.
- Olio rinforzante al limone. Un rimedio efficace in caso di unghie particolarmente fragili, che si spezzano e sfaldano facilmente, è l’olio al limone: mescolate una parte di olio extra vergine di oliva con una parte di succo di limone, aggiungendo eventualmente anche qualche goccia di olio essenziale di limone per potenziarne l’effetto rinforzante, lucidante e schiarente. Potete decidere di immergere le unghie (senza smalto) in questa miscela una decina di minuti 2-3 volte alla settimana, o ancora meglio riporre il tutto all’interno di un contenitore dotato di contagocce e applicarne una goccia su ogni unghia tutte le sere, per almeno due settimane, massaggiando bene fino ad assorbimento, meglio se con le mani bagnate. Le unghie ringrazieranno!
Smalto: gli ingredienti da evitare
Possiamo considerare l’applicazione dello smalto alla fine della manicure come la ciliegina sulla torta per avere mani davvero impeccabili: che sia un colore naturale o uno dai toni “pop” più accesi, sicuramente dovremmo sceglierlo con attenzione per evitare quei prodotti che contengono sostanze considerate nocive. Da qualche anno la manicure si è fatta “green” e la tendenza è quella di scegliere smalti dagli ingredienti il più naturali possibile, molto spesso anche a base vegetale oppure non utilizzarlo del tutto, ma se vogliamo dare colore alle nostre unghie, le sostanze da evitare sono:
- Formaldeide: si tratta di una sostanza utilizzata da decenni in cosmetica – in particolare negli smalti per facilitarne l’asciugatura ed evitare che si sfaldino – ma considerata altamente tossica oltre che inquinante. Secondo quanto riportato dal Ministero della Salute, questa sostanza causa “irritazione oculare, nasale e a carico della gola, starnuti, tosse, affaticamento ed eritema cutaneo”. In più, sempre secondo quanto riportato sul sito del Ministero, nel 2004 questa sostanza “è stata indicata dallo IARC tra i composti del gruppo I (cancerogeni certi)”. Nell’INCI, ovvero nell’elenco degli ingredienti di un cosmetico, è indicata come Formaldehyde, ma è necessario prestare attenzione anche ai potenziali cessori di questa sostanza: i principali sono presenti nell’INCI come sodium hydroxymethyl glycinate, benzylhemiformal, imidazolidinyl urea e diazolidinyl urea.
- Toluene: è un solvente, che negli smalti e nelle vernici è utilizzato per facilitarne la stesura. È potenzialmente dannoso sia per inalazione che per assorbimento: nel primo caso può causare problemi alle vie respiratorie, nel secondo caso irritazioni cutanee e, nei casi più gravi come riportato anche dal Ministero della Salute, danni al sistema nervoso centrale. Si parla sempre di esposizioni prolungate e, in ogni caso, la quantità contenuta negli smalti risulta sotto la soglia di rischio; nonostante questo, il consiglio è sempre quello di scegliere prodotti che non lo contengano.
- DBP: acronimo di dibutyl phtalate, serve per evitare che lo smalto si sbecchi prolungandone la durata sulle unghie. Alcuni studi hanno dimostrato che si tratta di un interferente endocrino: colpisce il sistema ormonale responsabile dello sviluppo riproduttivo. Tra i potenziali danni causati da questa sostanza c’è la ridotta fertilità, ma anche il possibile danneggiamento al feto – motivo per il quale è assolutamente da evitare in gravidanza – ma anche danni per gli organismi acquatici.
- Canfora: si tratta di una sostanza altamente inquinante per la flora e la fauna ma anche tossica per l’organismo umano, potenziale causa di irritazione oculare, problemi alle mucose, mal di testa, nausea e vomito. A riprova della sua pericolosità, già diverso tempo fa la Food and Drud Administration americana ne ha fissato l’11% del prodotto totale come limite massimo.
- Resina di formaldeide: presente negli smalti per assicurarne l’adesione all’unghia e la sua durata nel tempo. Ha gli stessi potenziali rischi della formaldeide, è quindi irritante per l’organismo ma anche dannosa per l’ecosistema.
In commercio esiste un’enorme quantità di smalti tra cui scegliere. Anche se in Italia se ne parla relativamente poco, in altri paesi si parla di smalti “3 free”, “4 free” o “5 free” per identificare l’assenza dalle loro formulazioni di sostanze potenzialmente tossiche. In particolare:
- smalti “3 free” non contengono formaldeide, toluene e DPB. Si tratta dello “standard”, nel senso che la stragrande maggioranza degli smalti ora in commercio li hanno eliminati dalle loro formulazioni già da qualche anno.
- smalti “4 free”, che oltre alle tre sostanze sopra citate non contengono una sostanza tra canfora e resina di formaldeide.
- smalti “5 free”, che non contengono nessuna delle sostanze sopra citate.
Oltre a questa prima classificazione “di base”, da qualche tempo si parla anche di smalti 6, 7, 8 e addirittura 9 “free”, a indicare la totale assenza di sostanze dannose per l’organismo tra le quali spiccano anche siliconi, petrolati e parabeni. Online esistono numerose liste di marchi che evitano di utilizzare questi prodotti nelle proprie formulazioni, ma attenzione: capita anche che all’interno di un singolo smalto di una collezione dei brand “free” sia contenuto uno o più tra questi ingredienti. È bene quindi controllare accuratamente l’INCI, per accertarsi di acquistare uno smalto privo di queste sostanze.
Bisogna sottolineare, comunque, che almeno per il momento non esistono smalti 100% naturali ed eco-bio: gli smalti per le unghie sono cosmetici particolari, che devono avere una certa resa e una certa durata, e per questo devono necessariamente contenere ingredienti di derivazione sintetica che li rendano efficaci sotto questo punto di vista.
Smalti vegani e cruelty-free: cosa sono?
Parliamo di smalti cruelty-free quando non siano stati effettuati test cosmetici sugli animali prima della loro commercializzazione; uno smalto, invece, è vegano se non contiene sostanze di derivazione animale (per lo più coloranti) nella sua formulazione. Le due cose, nella maggioranza dei casi, vanno a braccetto ma non è sempre vero: è bene informarsi prima dell’acquisto, perché non è detto che uno smalto (così come qualsiasi altro cosmetico) sia cruelty-free e non contenga sostanze di origine animale (o viceversa) allo stesso tempo. In generale, gli ingredienti “incriminati” che rendono uno smalto non vegano sono il carminio – colorante rosso acceso, di derivazione animale perché ricavato dal corpo disseccato di un insetto, la cocciniglia del carminio – e la guanina, colorante bianco perlaceo che può essere di origine animale perché ricavato (anche) dalle squame dei pesci.