Brodo di clorofilla: che cos’è e come si prepara
Una tazza al giorno di brodo di clorofilla, consumato a stomaco vuoto, è perfetto per facilitare il processo di depurazione dell’organismo e contrastare gonfiori e senso di pesantezza.
La clorofilla (dal greco χλωρός, chloros = verde e φύλλον, phyllon = foglia) è un pigmento isolato nel 1817 da J.B.Caventou. Di colore verde, è presente nelle cellule vegetali, o negli organismi che realizzano la fotosintesi clorofilliana. La sua molecola ha una somiglianza molto interessante con l’emoglobina, la molecola che trasporta l’ossigeno nel nostro sangue. Al centro della molecola di emoglobina c’è il ferro (Fe), mentre al centro della molecola di clorofilla c’è il magnesio (Mg) ma per il resto davvero praticamente nulla le differenzia.
Ingredienti per il brodo di clorofilla
– Mezza tazza di foglie verdi miste tritate (ad es. quelle dei cavoli verza, o cappuccio, delle carote; delle cime di rapa o dei ravanelli; il prezzemolo – regala un sapore buonissimo! -, la parte verde dei porri, del broccolo e del cavolfiore. In realtà tutte le foglie verdi sono indicate per la preparazione del brodo di clorofilla tranne quelle degli spinaci e delle biete, troppo ricche di ossalati di calcio
– Una tazza d’acqua
Procedimento
Portate a bollore l’acqua e a quel punto buttate la tazza di foglie e fate bollire/sobbollire il tutto per per 1-2 minuti (massimo, non di più). Filtrate poi il brodo che berrete caldo o tiepido mentre le foglie possono essere riutilizzate frullandole come pesto per la pasta o il riso.
Quando e come berlo
Bevuto a stomaco vuoto, almeno un quarto d’ora prima dei pasti, aiuta gli eventuali problemi di gonfiori addominali e bruciori di stomaco; è un ottimo rimedio anche per la cistifellea infiammata e la cellulite soprattutto localizzata nel ventre e sulle gambe. Il suo sapore, ovvio, dipende dalle verdure da cui è tratto, ma non è mai sgradevole, soprattutto se siete già abituati a bere tisane a base erbacea. Nella filosofia macrobiotica la clorofilla è conosciuta da millenni come ottimo stimolante della funzionalità epatica che aiuta nella depurazione, disintossicazione e rilassamento del fegato; non solo, aiuta anche ad abbassare il colesterolo, migliora l’ossigenazione cellulare, aumenta i globuli rossi e migliora quindi la qualità del sangue. Insomma, il perfetto aperitivo di primavera… salutare e purificante!
Serena Porchera