Conigli nel parco di Forlì, gli animalisti:” Li state uccidendo”, ma il Comune nega
Reti per catturare i conigli malati e controllarli. Il Comune si difende dicendo che non ci sono state soppressioni di animali, ma chi protesta sostiene di aver assistito a violenze senza senso
Il Parco Urbano Franco Agosto, a Forlì, è famoso per la presenza di una numerosa popolazione di conigli che scorrazza fra alberi e parchi gioco, una vera attrazione che è arrivata però al centro delle cronache dopo alcuni video postati in rete (a cui ha fatto seguito una petizione) che mostrano come, lo scorso 10 aprile, un gruppo di addetti del Comune che, a parco chiuso, catturano i conigli con delle reti e, a detta degli animalisti presenti sul posto, li uccidono in modo barbaro con calci, pugni o armi da fuoco.
La cattura sta avvenendo poiché nel 2012 la popolazione dei conigli del parco venne colpita da mixomatosi, una malattia tipica di conigli e lepri che si trasmette attraverso alcuni insetti (zanzare, zecche) e che porta anche alla morte dell’animale.
La malattia non è contagiosa per l’uomo ma non esiste cura e l’unica possibilità è la vaccinazione preventiva. Secondo gli animalisti i cacciatori ingaggiati dal Comune avrebbero utilizzato metodi barbari anche se nel video non è possibile vedere nessuna uccisione bensì la cattura dei conigli tramite reti, il loro essere afferrati per le orecchie dagli addetti e il loro allontanamento. E’ possibile sentire chiaramente anche alcune grida degli animali in sottofondo. Una delle persone presenti nel video protesta con grida e pianti sostenendo di aver visto una dei cacciatori dare “uno sberlone” al coniglio nella rete. Un vigile si avvicina alla recinzione dietro la quale si trovano coloro che protestano e spiega: “Anche tu uccidi i moscerini sul parabrezza”. Insomma, non è chiaro dai vide se e come questi conigli siano stati uccisi ma il sospetto c’è date le affermazioni del vigile urbano.
Nonostante questo il Comune di Forlì ha diramato una nota ufficiale nella quale spiega chiaramente che “Nessun coniglio è stato soppresso, in quanto nessun coniglio manifestava sintomatologia conclamata, ma non si esclude che siano portatori comunque del virus della mixomatosi, oppure si sono autoimmunizzati”. Che cosa prevede a riguardo la delibera del Comune? Leggiamo: “Allestimento della zona per il controllo sanitario e personale per coadiuvare l’Ausl Vet nelle operazioni (prelievo dei conigli dalle gabbie, posizionamento sul tavolo per la visita, riposizionamento dei conigli nelle gabbie e trasporto nella zona per loro predisposta); eventuale eutanasia, su segnalazione del Veterinario e collocamento della carcassa nei contenitori appositi per lo smaltimento, operazioni di disinfezione delle attrezzature e dei luoghi venuti a contatto con i conigli catturati; cura e alimentazione dei conigli presenti nella zona predisposta”. Alcune immagini mostrano l’area recintata all’interno della quale sarebbero stati messi i conigli catturati, e alcune carcasse di conigli morti.
Se è vero che per evitare queste operazioni, in ogni caso traumatiche per gli animali, basterebbe una vaccinazione preventiva semestrale, il Comune spiega: “La vaccinazione per evitare la mixomatosi è complessa in quanto l’animale va fisicamente catturato ogni 6 mesi per la sua somministrazione. Il piano di controllo verrà concordato con l’Ausl Veterinaria ma non sarà semplice la sua realizzazione per la vastità e complessità dell’area”. Nel frattempo la petizione già raccolto più di 5.000 firme e chiede al Comune “tutela, rispetto dei conigli del parco, vaccinazioni e sterilizzazioni per evitare il sovrannumero e inutili sofferenze e mattanze spietate”.