La prima foto scattata da una pianta: la nuova frontiera dell’energia sostenibile
La ricerca condotta a Londra mostra un potenziale incredibile rispetto alla generazione di energie rinnovabili e non impattanti sulla natura
Quello che vedete qui è il primo scatto fotografico al mondo realizzato interamente e solo grazie all’energia prodotta da una pianta. Il fotografo in questione si chiama Pete ed è una felce capelvenere: al momento può scattare una foto ogni 20 secondi grazie ad un procedimento studiato da Alasdair Davies, della Zoological Society of London.
Ma qual è l’obiettivo di questa ricerca? Davies lo ha spiegato chiaramente ai microfoni della BBC: “Il nostro obiettivo è quello di produrre energia elettrica dalle piante in vita e una delle prime cose che potrebbero essere fatte è posizionare dei dispositivi come macchine fotografiche o videocamere, direttamente nei boschi o nelle foreste pluviali, senza che l’uomo debba essere presente per poter verificare lo stato di conservazione di questi luoghi e non utilizzando batterie inquinanti oppure altre forme di energia non rinnovabili. Si tratta di una forma di energia davvero incredibile e che apre scenari eccezionali”.
Come fanno le piante a produrre energia elettrica?
Ora resta da capire come funziona, ossia come una pianta possa generare energia elettrica che permette ad un dispositivo di scattare delle foto. Sotto la luce del sole, le piante producono zuccheri, ossigeno dall’acqua e CO2 grazie alla fotosintesi.
Questi zuccheri non rimangono nelle foglie, ma vengono trasportati in tutta la pianta fino al fusto e alle radici. Alcuni di questi zuccheri vengono espulsi dalle radici come prodotto di scarto della pianta e i microrganismi del suolo li processano ulteriormente, rilasciando energia che viene catturata utilizzando un anodo e un catodo che a loro volta caricano un super condensatore. Quando il condensatore è pieno, la potenza viene scaricata e viene scattata una foto.
“La maggior parte delle fonti di energia ha dei limiti – le batterie devono essere sostituite mentre i pannelli solari si basano su una fonte di luce solare – ma le piante possono sopravvivere all’ombra, spostandosi naturalmente in posizione per massimizzare il potenziale di assorbimento della luce solare, il che significa che il potenziale per l’energia alimentata dalle piante è praticamente illimitato“, ha detto Davies.