Lego: arrivano i primi pezzi realizzati con la canna da zucchero
Svolta importante in casa Lego: da quest’anno, infatti, una parte dei celeberrimi mattoncini prodotti dall’azienda sarà eco-friendly
Svolta ecosostenibile in casa Lego, azienda danese che fin dal lontano 1932 ha fatto sognare e divertire milioni di bambini in tutto il mondo con i suoi mattoncini assemblabili. Da quest’anno, infatti, verranno immessi sul mercato kit Lego contenenti foglie, cespugli e alberi realizzati con un materiale simile alla plastica per resa e consistenza ma di origine vegetale, ottenuto grazie alla lavorazione della canna da zucchero.
Anche se, inizialmente, i pezzi ecosostenibili rappresenteranno solo l’1/2% sul totale dei mattoncini impilabili prodotti dall’azienda, si tratta certamente di una mossa importante che – compiuta da un colosso internazionale come Lego – segna un passo fondamentale nella lotta alla plastica, uno tra i materiali più inquinanti al mondo. L’obiettivo finale dell’azienda, come ha dichiarato Tim Brooks, responsabile della Sostenibilità ambientale del Gruppo Lego, sarà infatti quello di utilizzare materiali sostenibili e riciclabili per tutti i suoi prodotti e imballaggi entro il 2030.
Niente paura, comunque: i mattoncini Lego eco-friendly non avranno nulla da invidiare a quelli storici, ai quali saranno identici in tutto e per tutto: “Il polietilene a base vegetale – flessibile e molto resistente – ha le stesse proprietà del polietilene convenzionale”, ha affermato Brooks, sottolineando anche che gli elementi realizzati con la nuova plastica sono stati testati per garantire che rispettassero gli “elevati standard di qualità e sicurezza” previsti dall’azienda.
Plastica: tutte le aziende che le hanno detto “no”
La lotta alla plastica non è, naturalmente, una prerogativa del colosso danese delle costruzioni giocattolo. Molte aziende, infatti, negli ultimi tempi hanno cercato alternative eco-compatibili ai materiali plastici usati comunemente. Tra questi, per esempio, c’è l’azienda di cosmetici cruelty-free e vegan-friendly Lush, che di recente ha scelto di utilizzare per i propri contenitori solo plastica prelevata da mari e oceani. Anche il colosso svedese dell’abbigliamento H&M ha dato una svolta eco-friendly alle proprie produzioni, scegliendo di realizzare un’intera collezione amica dell’ambiente: parliamo della Conscious Exclusive Collection, prodotta interamente in Bionic, un tessuto speciale creato recuperando la plastica dagli oceani.
Parlando di invenzioni sostenibili (e geniali) è impossibile non citare Ooho!, la “bolla di acqua” da bere (nella foto qui in alto) prodotta da una start-up londinese e che può salvare il pianeta dalla plastica, perché completamente edibile: è realizzata, infatti, con alghe marine e cloruro di calcio. Come non parlare, poi, dell’azienda americana SaltWater Brewery, che salva i mari trasformando gli anelli di plastica che tengono unite le lattine di birra in prodotti sostenibili e – soprattutto – commestibili per gli animali. Per finire, degna di nota è anche l’iniziativa di Pela, la prima azienda al mondo che produce cover per smarphone completamente biodegradabili e compostabili, realizzate partendo da materie prime di origine vegetale come paglia e lino.
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