Pino Caruso: “Essere vegetariano è una scelta di civiltà”
Pino Caruso, siciliano, vegetariano dalla nascita, è un attore, scrittore e doppiatore italiano. Durante la sua carriera ha più volte dichiarato la sua scelta alimentare vegetariana e una delle citazioni più amate da chi sceglie di eliminare la carne dalla sua dieta è proprio sua “La gente mangia carne pensando che diventerà forte come un toro, non ricordando che il toro mangia l’erba”. Lo abbiamo raggiunto per una chiacchierata
E’ vegetariano dalla nascita, inizialmente per necessità e poi per scelta: ci spiega in breve il suo percorso?
Io abitavo nel quartiere vicino la Vuccirìa, il mercato di Palermo che prende il nome dalla parola francese “boucherie” che vuol dire “macelleria”. Gli animali infatti vengono appesi ancora sanguinanti ai ganci di metallo in bella vista della gente che cammina per il mercato. Io sin da bambino vedevo queste scene e quindi sin da allora ho la coscienza che una bistecca proviene da un animale morto, da un atto di violenza inaudita. Questo valeva sia per i bovini e i suini ma anche i tonni venivano (e vengono tutt’ora) esposti ancora sanguinanti dopo quell’atroce metodo di pesca che è la mattanza! Ho avuto questa coscienza sin da bambino e per questo non vedo gli animali come cibo. Il fatto che alcuni animali siano meno intelligenti di noi, non ci da il diritto di ucciderli.
Quali sono i passi che secondo lei ancora devono essere fatti per far comprendere sempre a più persone l’importanza di una scelta di vita libera dalla crudeltà?
La civiltà. La civiltà è in cammino ma la strada è ancora lunga. La forza non ci da il diritto di uccidere.
Spesso si associa l’idea di cibarsi di un animale forte per diventare forte come lui, senza pensare che quell’animale è forte perché è erbivoro. E a quanti mi dicono “ma a me la carne piace” io rispondo che anche a me piacciono le belle donne ma mica per questo vado in giro a violentarle! Noi vegetariani siamo ancora visti come una minoranza e si suppone che per questo non dobbiamo avere un peso nella società. Un’altra cosa che si potrebbe fare potrebbe essere sensibilizzare le aziende che producono formaggi, sull’uso di caglio vegetale, ad esempio.
Lei è un attore: nel mondo dello spettacolo ha mai incontrato delle difficoltà a causa della sua scelta alimentare?
No, nessuna difficoltà, ovviamente qualche battutina qui e là. Spesso però mi rendo conto che la scelta vegetariana è intesa come una scelta di debolezza.
Le piace cucinare?
Sì sono bravo a cucinare i sughi, la pasta con i fagioli, la pasta con le fave. Mi piace anche ma gli impegni di lavoro non mi consentono di passare molto tempo dietro i fornelli.
Qual è il suo piatto della cultura siciliana preferito?
La pasta con i broccoli “arriminati” (ovvero la pasta con i broccoli in tegame, se volete vi passo la ricetta!) e la minestra con la zucchina lunga. Oltre ad essere buonissimi piatti, fanno anche molto bene al nostro corpo. Cosa che un comune piatto di carne non fa.
Lei, grazie al suo lavoro, ha visitato tante città e tante realtà culturali diverse, in quali si è trovato più a suo agio a tavola?
Mangiare vegetariano in Sicilia è molto più facile che in Francia ad esempio. Noi per via della povertà abbiamo dovuto inventare tante varianti con pochi ingredienti poveri. Questa è la nostra forza. È anche scientificamente dimostrato che l’uomo nasce vegetariano mica carnivoro! Le dimensioni del nostro intestino parlano chiaro: mangiare carne è contro natura, c’è poco da dire!
Intervista a cura di Chiara Chiaramonte per Vegolosi.it