Maialino Elvis: “Nessuno lo porterà via”

Il maialino che vive a Torino con la sua famiglia, per ora, rimane con loro, ma la legge deve cambiare “per tutti gli Elvis d’Italia”

Aggiornamento del 21 novembre 2017

Arrivano direttamente da Simona, “mamma” di Elvis le buone notizie: la Asl di Torino non ha ricontrato nessuna motivazione valida per impedire alla famiglia del maialino di razza juliana di rimanere in casa con la sua famiglia. Elvis, 2 anni, rimarrà con loro e sarà anche microcippato e iscritto all’anagrafe. “Ora dobbiamo batterci per tutti gli altri animali” ha concluso Simona.


Pare volgere verso un lieto fine (almeno provvisorio) la storia del maialino di razza Juliana Elvis, che abita a Torino insieme alla sua padrona Simona e alla sua famiglia ormai da due anni. Dopo che la padrona dell’animale si era rivolta alla Asl per chiedere di poter mettere il microchip a Elvis, come in una sorta di strano scherzo del destino, il maialino e la sua famiglia sono incappati nelle maglie di una legge datata 1926 (nella sua prima stesura) che rende impossibile detenere animali considerati “da stalla” all’interno delle mura della città di Torino.

Lo scorso venerdì i veterinari della Asl hanno svolto un sopralluogo a casa di Simona e la situazione, all’inizio, è stata davvero particolare, come racconta lei stessa a Vegolosi.it: “Sono arrivati credendo di trovarsi a dover visitare un porcile o una stalla, con tutti gli strumenti, le tute di sicurezza, ma quando hanno visto che casa nostra è assolutamente normale, pulita e che Elvis mangia e vive in un ambiente assolutamente salubre, i toni dell’incontro sono cambiati”. Gli stessi veterinari pare che abbiano iniziato a coccolare Elvis e a rendersi conto che quella legge proprio non parla di lui: “Ci hanno chiesto dove mangia, dove dorme e per ogni angolo della casa hanno realizzato delle fotografie”. Una documentazione puntuale della situazione, forse per chiarire che non è proprio possibile parlare di “stalla” o di “animali da stalla” nel caso di Elvis.

Elvis maialinoSimona conferma che proprio nei prossimo giorni, se gli esami del sangue di Elvis, non rileveranno delle anomalie, l’animale verrà fornito di microchip, registrato insomma, proprio come avviene per i cani. Sta di fatto che Simona, anche se al momento Elvis non rischia di dover abbandonare la sua casa e la sua famiglia, come si era ventilato all’inizio, rimane in allerta e il pericolo rimane: “Noi dobbiamo fare in modo che il regolamento cambi per salvaguardare tutti gli “Elvis”, è assurdo – continua Simona – che  nel nostro paese tu non possa salvare un maiale: se lo fai e lo tieni con te, automaticamente, sei un allevatore”. Da qui ha preso il via la petizione di Simona per chiedere di includere i maiali fra gli animali d’affezione, una raccolta firme che sta sfiorando le 11mila firme raccolte in poche settimane.

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