Pesto alla genovese vegano
Il sugo simbolo della Liguria, qui in chiave cruelty-free: il pesto vegano è una delizia sulla pasta, ma è ottimo praticamente in ogni piatto
Pesto vegano
Un classico della tradizione ligure noto e apprezzato in tutto il mondo, qui rivisitato in chiave 100% vegetale: il pesto alla genovese vegano è un sugo delizioso, ideale per condire la pasta ma perfetto anche nelle torte salate, per insaporire le zuppe o per condire un piatto di patate lesse o al forno.
Ingredienti
- 90 g di olio extravergine di oliva
- 50 g di foglie di basilico
- 30 g di lievito alimentare
- 15 g di pinoli
- 1 spicchio d’aglio rosso
- un pizzico di sale marino grosso
Si cucina!
Prendete un mortaio di marmo e un pestello e iniziate lavorando lo spicchio d’aglio sbucciato e qualche grano di sale grosso, fino a renderli una crema. A questo punto aggiungete i pinoli e continuate a pestare.
Dopo aver lavato e asciugato perfettamente le foglie di basilico con un panno morbido, aggiungetele nel mortaio insieme a qualche grano di sale grosso e, con movimenti circolari, continuate a pestare.
Continuando a mescolare, aggiungete poi il lievito alimentare e l’olio, a filo, poco alla volta.
Conservazione
Una volta amalgamati tutti gli ingredienti, potete conservare il pesto in frigorifero fino a dieci giorni coperto di olio di oliva in superficie. Oppure potete metterlo in freezer e poi scongelarlo a temperatura ambiente.
Consiglio per i vegolosi: potete sostituire i pinoli con lo stesso quantitativo di mandorle o noci.