Daily Telegraph: “È ora di diventare vegani?”, al via la riflessione sul cambiamento
Fra ambiente ed etica, ecco che anche un altro giornale internazionale punta la sua attenzione sull’alimentazione vegana, raccontando le ragioni che spingono in molti a cambiare prospettiva
Che in Gran Bretagna si respirasse aria veg-friendly era noto già da tempo: non solo sono sempre di più i locali che dicono addio ai prodotti di derivazione animale ma, come ricorderete, lo scorso anno fu perfino lanciata una campagna di sensibilizzazione in favore dell’alimentazione vegana sulla rete metropolitana di Londra, frequentata quotidianamente da più di tre milioni di persone. La notizia di oggi, invece, è che perfino il Daily Telegraph, principale quotidiano britannico, sta puntando la propria attenzione sulla scelta vegan: nell’edizione cartacea del giornale dello scorso 26 agosto, infatti, spiccava in prima pagina un articolo dal titolo “È ora di diventare vegani?”. Autrice del pezzo è Diana Henry, giornalista esperta di cucina e collaboratrice di lunga data del quotidiano, che solo un giorno prima aveva dedicato un pezzo nell’edizione online allo stesso argomento.
La riflessione sul veganismo
Tema principale di entrambi gli articoli è una valutazione su come e perché sempre più inglesi abbiano bandito dalla propria tavola prodotti di origine animale, ma anche sui cambiamenti tangibili nei supermercati: sempre più prodotti “veg” tra gli scaffali, sempre più vicini a quelli della tradizione. Dopo alcune riflessioni sulle questioni etiche, la Henry punta l’attenzione anche sulla sostenibilità ambientale delle proprie scelte alimentari, affermando che “l’allevamento industriale del bestiame dà un importante contributo alla produzione di gas a effetto serra, impiega anche suolo, acqua ed energia e spreca risorse che potrebbero essere consumate dagli esseri umani”. La giornalista ha anche fornito alcune ricette per permettere ai lettori di avvicinarsi a questo tipo di alimentazione.
Al di là di questo singolo episodio, è importante sottolineare come sempre più associazioni, istituzioni e media si schierino contro il consumo di carne, non più considerato una semplice scelta individuale: pensiamo, per esempio, a Slow Food, che ha condannato gli allevamenti intensivi come la principale minaccia ambientale dei nostri anni. Allo stesso modo, anche il New York Times in una lettera aperta all’OMS si è schierato contro questo tipo di attività, considerate “la più grande minaccia per salute e il pianeta” e lo stesso possiamo dire del Worldwatch Institute, organizzazione di ricerca ambientale a livello globale, che chiede di dire “basta” agli allevamenti.
Allevamenti intensivi: lettera aperta del New York Times all’OMS
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