Basta ai cavalli per le strade: le botticelle elettriche sono una realtà
Le botticelle elettriche a Roma ci sono, manca solo il regolamento per metterle in strada, ma pare che manchi davvero poco e nel frattempo anche Pisa si mobilita
Durante la giunta Alemanno, i 41 vetturini romani si opposero strenuamente all’idea delle botticelle elettriche: la tradizione andava rispettata, i cavalli ci dovevano essere. Peccato che nel frattempo gli incidenti ai danni dei cavalli si siano moltiplicati: alcuni cavalli stramazzano al suolo per lo stress o per il caldo e la fatica, altri sono coinvolti in incidenti stradali e spesso hanno la peggio. Ora la giunta Raggi rilancia e tramite l’assessore all’Ambiente Pinuccia Montanari assicura che le botticelle a motore saranno sulle strade entro un mese.
Mentre i piccoli veicoli (il cui prototipo venne realizzato nel 2012) fanno bella mostra di sé, come piccoli pezzi da museo, nell’Arancera di San Sisto, l’assessore spiega che si sta lavorando al regolamento per poter fare in modo che i veicoli non rimangano impolverati bensì, diventino una realtà delle strade romane. Nessun vetturino perderà il lavoro perché le licenze verranno semplicemente “trasformate”. Si tratta dell’ennesimo annuncio o di una presa in carico reale? L’Oipa (Organizzazione Internazionale Protezione Animali) sulle pagine di Corriere spera: “Nel 2015 abbiamo raccolto 10mila firme insieme a Lav (Lega anti vivisezione), E.n.p.a. (Ente Nazionale per la Protezione Animali) e Avccp che impegnano il Campidoglio: la nostra proposta deve essere portata in Consiglio comunale per la discussione e il Movimento 5 Stelle ha la maggioranza in Campidoglio. Vediamo se ora mantiene le promesse“.
Non solo a Roma: i cavalli di Pisa
La LAV, in un opuscolo informativo spiega anche da dove arrivano i cavalli romani: “La maggior parte sono ex trottatori, dismessi dall’attività agonistica, scelti perché già abituati all’attacco. Già stati sfruttati per diversi anni in ippica, a fine carriera, vengono acquistati e destinati a questa pesante attività“. Ora si rimane in attesa mentre Roma non è certo l’unica città che sta lottando contro i cavalli utilizzati in città come “motori” di carrozze e simili. Una petizione lanciata pochi giorni fa online chiede l’eliminazione di carrozze trainate da cavalli nel centro storico di Pisa: “Cavalli obbligati ad indossare ferri agli zoccoli che possono compromettere il loro apparato circolatorio, morso in bocca fastidioso, briglie, paraocchi per obbligarli ad solo senso di visuale e copri-orecchie. Cavalli costretti a trascinare silentemente per la città carrozze pesanti ai quali sono attaccati campanelli il cui tintinnio può infastidire gli animali stessi. Cavalli a cui viene imposta la sosta in prossimità della Piazza dei Miracoli con qualsiasi clima e per ore intere. Al freddo, sotto la pioggia, durante giornate afose, tra lo smog generato dai tubi di scappamento di auto e bus.” La petizione, lanciata da Carmen Luciano, blogger vegana, ha raggiunto più di 2600 firme: l’obiettivo è 5000, ma sembra davvero vicino.