Italia: consumiamo 3 volte la carne suggerita dall’AICR

500 g di carne rossa sono, per l’AICR, la quantità da non superare in una settimana per prevenire il cancro; gli italiani ne consumano 200 g ogni giorno

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Dati preoccupanti: in Italia si consuma più del triplo della dose di carne suggerita dall’AICR, l’istituto americano di ricerca contro il cancro, 210 g al giorno contro i 500 alla settimana suggeriti dalle linee guida per la prevenzione dei tumori.
Più movimento, più alimenti vegetali e meno carne rossa e processata: queste sono le linee guida per la prevenzione dei tumori lanciate dall’American Institute for Cancer Research (AICR), infatti, una tra le più importanti associazioni di ricerca contro il cancro a livello mondiale. Sono tante le abitudini raccomandate per mantenersi in salute, tra cui spiccano le raccomandazioni sul mantenimento del peso forma, sulla riduzione del consumo di alcolici e di sale, ma anche sulla riduzione delle quantità di carne rossa e lavorata consumate settimanalmente.

Prima di tutto una precisazione: per carne rossa si intende la carne di tutti i mammiferi, indipendentemente dal colore stesso della carne; quindi ne fanno parte anche coniglio, vitello e maiale, nonostante vengano spesso erroneamente considerati “carne bianca” per via del colore che i tessuti di questi animali assumono una volta cotti. È da considerarsi carne bianca solo quella di pollo e tacchino, quindi.  Detto questo, le linee guida dell’AICR sono molto chiare: evitare del tutto la carne lavorata (quindi insaccati, salumi, salsicce, wurstel, etc), già considerata cancerogena dall’OMS che l’ha inserita nel “Gruppo 1”, tra i carcinogeni umani certi. Il consumo di carne rossa – inserita nel “Gruppo 2A” dei carcinogeni umani probabili – sarebbe invece da limitare a 18 once alla settimana, che corrispondono circa a 500 g. E qui il dato preoccupante per gli italiani: dal rapporto Coop 2016, infatti, emerge che nel nostro paese l’assunzione complessiva di carne sia circa 210 g al giorno.

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Il rapporto Coop 2016 riguardo ai consumi di carne riferisce una diminuzione del 13% dal 2010 a oggi, a fronte però di un consumo di pesce aumentato del 77%: una “fuga dalla carne” probabilmente dettata dalla presa di posizione dell’OMS. Nonostante questo, si stima comunque un aumento del consumo di carne dagli anni ’60 ad oggi, e le quantità di carne attualmente sulle tavole degli italiani rappresentano circa il triplo della dose settimanale raccomandata dall’AICR. Ma, a fronte di questo, esistono al contrario dei cibi che ci aiutano a combattere e prevenire il cancro? Sul sito dell’AICR leggiamo: “Nessun singolo componente alimentare o cibo può proteggere contro il cancro da solo. Ma forti evidenze scientifiche indicano che una dieta ricca di una grande varietà di alimenti vegetali come frutta, verdura, cereali integrali e legumi aiuta a ridurre il rischio di contrarre molti tumori”.

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