Legge per vegetariani e vegani: intervista a Monica Cirinnà
Dare diritti anche ai vegetariani e vegani: questo è l’obiettivo del disegno di legge presentato da Monica Cirinnà, senatrice del Pd che Vegolosi.it ha inervistato per capire qualcosa in più su questa proposta. Ecco che cosa ci ha raccontato.
Senatrice Cirinnà, da che dove nasce l’idea di questo ddl?
Sono vegetariana da 25 anni e, data la mia esperienza personale, ho voluto presentare una legge che permettesse anche a chi sceglie un regime alimentare diverso da quello onnivoro, di poter avere dei diritti nei luoghi pubblici di somministrazione del cibo come le mense delle aziende, quelle delle scuole, delle università etc.
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Ascolta l’audio integrale dell’intervista alla senatrice del Pd
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A che punto è la legge? Ci sono speranze che possa essere pubblicata nella Gazzetta Ufficiale?
L’iter, come sappiamo, è molto lungo, soprattutto perché il Governo si trova ogni giorno a dover affrontare mille problemi molto importanti per il nostro paese, come, fra gli altri, quello della riforma della legge elettorale. I tempi sono lunghi ma il primo passo è stato fatto, e anche il fatto di parlarne è fondamentale.
Quali sono state le reazioni dei suoi colleghi e degli elettori che la seguono?
Molto positive. C’è stato un lavoro congiunto con molte associazioni, come la Lav per poter stendere al meglio il testo. Inoltre c’è stato grande entusiasmo anche da parte di chi ha visto in questa legge la nascita di opportunità di lavoro, perché nel Ddl si parla anche di formazione per chi opera nell’ambito della ristorazione.
Si parla anche di mense scolastiche nel testo della legge: il ruolo dell’educazione è importante?
Certamente, perché se impari fin da piccolo che puoi mangiare un piatto che non ha causato sofferenza a nessuno e puoi crescere sano e forte, questo è un dato culturale in più.
Ci sono state delle polemiche su questa legge, alcuni sostengono che sia “assurdo” pensare ad un obbligo per i luoghi pubblici di ristorazione con delle multe per chi non segue questa linea.
Io rispondo con il mio esempio personale, vivo in una famiglia in cui sono l’unica vegetariana e le scelte di carattere etico, come questa, non si possono imporre. Ma questo Ddl non serve per obbligare la gente a mangiare vegetariano o vegano, serve per dare diritti a chi ha compiuto questa scelta, è molto diverso.
Lei è vegetariana da 25 anni, ci racconta il suo piatto preferito?
Ce ne sono molti, ne ricordo uno degli ultimi che ho preparato: lasagne al pesto, è stato un successo. Io sono di origine siciliana, inoltre, quindi amo molto alcuni piatti della mia tradizione come la pasta alla norma o la caponata.
Quali sono le cose più bizzarre nelle quali si è imbattuta da vegetariana?
La cosa più frequente è chiedere un piatto vegetariano al ristorante e sentirsi dire “Si, abbiamo il pesce se vuole”. Questo perché manca proprio la cultura su questa alimentazione ed in più mancano i buoni esempi.
Intervista di Federica Giordani