Tribunale di Monza: “La dieta vegana non provoca danni ai bambini”
Il bambino ha manifestato problemi di salute dopo essere passato alla dieta onnivora in seguito a un provvedimento emesso dal Tribunale di Milano che giudicava la dieta vegana inadatta
Il caso
Nel 2012 la mamma vegana di un bambino che oggi ha otto anni si era trovata in disaccordo con il padre del piccolo in merito alla dieta vegana che quest’ultimo seguiva fin dallo svezzamento e al quale l’uomo era contrario.
Sulla questione era stato chiamato a pronunciarsi il Tribunale dei Minori di Milano, che aveva imposto al bambino una dieta onnivora, ritenendo inadeguata quella vegana. Seguendo un nuovo regime alimentare, progressivamente il bambino aveva cominciato a manifestare problemi di salute riconducibili al consumo di prodotti animali, e in particolare di latticini.
Nel 2015 la madre, seguita dal legale Carlo Prisco, preoccupata per la salute del figlio e per la limitazione della sua discrezionalità genitoriale in materia di alimentazione, si è rivolta al Tribunale Ordinario di Monza per richiedere la modifica del provvedimento.
È stata allora disposta una nuova perizia d’ufficio, volta ad accertare l’idoneità della dieta vegana per il bambino, nonché la riconducibilità delle patologie all’assunzione di alimenti di origine animale.
La sentenza
Il Tribunale di Monza ha infine accolto il ricorso della signora, prendendo atto della perizia d’ufficio e delle relative “rassicurazioni sul fatto che la dieta vegana possa essere seguita dal minore anche a scuola”, nonché del fatto che questa abbia condotto a “escludere il quadro di malnutrizione cronica inizialmente ipotizzato”. Il Comune di Monza provvederà pertanto “a comunicare all’istituto scolastico frequentato dal bambino che quest’ultimo può seguire anche a scuola una dieta vegana”.
La decisione del Tribunale ha dimostrato che non è stato possibile ascrivere alcun problema di salute alla dieta vegana (pur introducendo le integrazioni necessarie), mentre è emerso come il bambino fosse in difficoltà proprio a causa dell’utilizzo di cibi animali – per via di una forma di intolleranza al lattosio -, la cui rimozione ha dato subito risultati positivi evidenti.
Come afferma il dottor Leonardo Pinelli, professore di Pediatria presso l’Università di Verona e Direttore Unità Operativa di Diabetologia, Nutrizione Clinica e Obesità in età pediatrica: “L’alimentazione vegetariana e anche quella vegana sono ritenute, dall’Accademia Americana di Nutrizione e dall’Accademia Americana di Pediatria, sicure se ben pianificate, in tutte le fasi della vita dell’uomo: gravidanza, allattamento, prima e seconda infanzia, adolescenza, età adulta e addirittura nel caso si tratti di un atleta”.
Serena Porchera
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