Una nuova autostrada attraverserà la foresta amazzonica, per la Cop30
A novembre si svolgerà il summit che avrà come centro di interesse principale il tema della crisi climatica, intanto si abbattono alberi per ospitare i delegati

La Avenida Liberdade (PA-020), un’autostrada a 4 corsie, era un progetto accantonato del 2012: ora sotto il governo Lula è stato ripreso e messo in atto. Gli alberi della foresta stanno già cadendo per far posto ad una nuova via di comunicazione a Belem, città che a novembre 2025 ospiterà la Cop30, ossia la conferenze delle parti sul clima.
Questa è una delle grandi (e costanti) incongruenze che accompagnano tutti i summit mondiali dedicati alla ricerca collettiva di una strada per affrontare in modo efficace la crisi climatica. Da una parte la scelta di stati ospite spesso legati in modo indissolubile con le energie fossili (pensiamo alla Cop27 che nel 2018 vide come nazione ospite l’Egitto e come sponsor principale Coca Cola), dall’altra un mondo che politicamente sempre più spostato a destra, si allontana dall’idea delle rinnovabili e sembra voler rimanere ancorata saldamente all’idea della crescita infinita e “fossile” (ne abbiamo parlato anche nell’editoriale del numero del nostro mensile di Marzo).
La notizia della nuova autostrada ha suscitato molte reazioni. Nonostante le rassicurazioni da parte della politica targata Lula attraverso le dichiarazioni del segretario alle Infrastrutture del governo brasiliano Adler Silveira che descrive il progetto come “un’autostrada sostenibile”, con corridoi per il passaggio di animali selvatici, piste ciclabili e illuminazione a energia solare”, molte sono invece le voci di dissenso. Gli abitanti dichiarano di non essere stati interpellati rispetto all’impatto che l’infrastruttura avrebbe avuto sulle loro vite, gli scienziati e i ricercatori fanno notare come una struttura del genere avrà un impatto non solo immediato con l’abbattimento di alberi ma anche successivo con il traffico e le necessarie ulteriori strutture (pensiamo alle stazioni per i rifornimenti, per esempio) a pochissime centinaia di metri da aree di biodiversità incomparabili e ad un parco statale, quello di Utinga. Inoltre la maggior facilità di accesso all’area con l’autostrada potrebbe fare gola al mercato immobiliare e industriale, a scapito come sempre della fauna e della flora.

L’immagine dei lavori per la nuova strada nel servizio sul posto di BBC News
La questione è che gestire un flusso di circa 50mila persone previste per il vertice nel cuore dell’Amazzonia non è un’impresa semplice e nonostante l’idea del presidente Lula di accogliere il summit nel cuore dell’area più a rischio di tutte sia sembrata un’azione potente e simbolica, ora mostra tutti i suoi problemi. Belem verrà rimodernata, come ha spiegato sempre Silveira, con ben 30 progetti: dall’ampliamento dell’aeroporto (da 7 a 14 milioni di passeggeri), alla costruzione di vari hotel e all’ammodernamento del porto.