Un’azienda tedesca ha creato un collagene vegano per i prodotti di bellezza
Fermentazione, studi realizzati anche grazie l’AI, ed ecco una soluzione che non prevede l’uso degli animali
Cambrium è un’azienda di biotecnologie certamente con un approccio innovativo. Il loro obiettivo è quello di creare nuove proteine che siano sostenibili, e per farlo vogliono inquinare meno e non utilizzare gli animali. Di recente hanno annunciato di aver creato il loro primo prodotto. Si chiama NovaColl, ed è un collagene completamente vegano identico a quello umano di tipo I, che verrà distribuito nei mercati europei chiave come Regno Unito, Irlanda, Iberia, Francia e Italia grazie alla collaborazione con Brenntag, distributore globale di prodotti chimici.
Che cos’è il collagene (vegano)?
Il collagene è una proteina strutturale fibrosa fondamentale per il nostro corpo che noi produciamo direttamente grazie alle molecole che prendiamo dal cibo come la Vitamina C, le proteine, lo zinco, il rame e gli antiossidanti. Il collagene è il componente principale del tessuto connettivo e rappresenta circa il 25-30% delle proteine totali nel corpo umano. La sua funzione primaria è fornire struttura, forza e resistenza ai tessuti. Con il passare del tempo però il nostro corpo ne produce meno lasciando spazio a conseguenze anche di carattere estetico come la comparsa di rughe. Nel mercato del beauty viene utilizzato moltissimo per prodotti dedicati alla pelle. Il problema è che il collagene “extra” di questi prodotti è sempre di origine animale, in partcolar modo bovino: si ottiene dai sottoprodotti dell’industria della carne e si ricava dalla pelle, dalle ossa e dai tendini dei bovini.
Cambrium invece è riuscita a creare un prodotto nuovo: attraverso la fermentazione di precisione ha realizzato un collagene del tutto vegano caratterizzato da una struttura micro-molecolare “che consente effetti significativi su diversi strati della pelle” dice l’azienda. Questo collagene cruelty-free potrebbe essere integrato in varie formulazioni per la cura della pelle, supportandone la struttura.
La cosa interessante è che l’azienda tedesca ha utilizzato l’intelligenza artificiale per lavorare alla progettazione di questo ingrediente, chiedendo all’AI di “scansire” tutte le “opportunità” vegetali per poter giungere poi alla formulazione attuale. “Abbiamo analizzato miliardi di sequenze di collagene presenti in natura – spiega l’azienda sul suo sito – alla ricerca di molecole con un’efficacia e una biocompatibilità senza pari. Abbiamo identificato NovaColl™, una regione micro-molecolare altamente attiva del collagene di tipo I, perfettamente adatta per applicazioni nel settore della cura personale.
Il collagene bovino… da bere, funziona?
Va sempre ricordato che, quindi, il collagene se è presente come ingrediente in prodotti di bellezza o altro, va sempre verificato perché sarà senza ombra di dubbio di origine animale. Ci sono delle alternative anche ora al collagene animale, ma si tratta di polveri o integratori vegan che mettono insieme alcuni aminoacidi e vitamine per stimolarne la produzione.
Molto scalpore qualche anno fa fecero le “acque della bellezza”, ossia acque minerali nelle quali veniva aggiunto collagene bovino idrolizzato per “migliorare l’aspetto della pelle”. Peccato che non ci siano evidenze scientifiche a riguardo. Come ha spiegato Beatrice Mautino, divulgatrice scientifica in un post del blog La ceretta di Occam ospitato su Le Scienze : “Al momento sulla base dei dati a disposizione non si può affermare che il collagene assunto con la dieta abbia un qualche effetto sulla riduzione delle rughe”. Insomma, sono solo l’ennesimo prodotto che sfrutta gli animali.