New York vieta la vendita di cani, gatti e conigli: solo adozioni
Niente più cuccioli in vetrina ma solo adozioni da strutture certificate al fine di porre un freno alla sfruttamento animale anche in questo settore.
Una buona notizia che giunge al suo compimento. Nello Stato di New York a partire dal 15 dicembre 2024 sarà vietata la vendita di cani, gatti e conigli nei negozi, una scelta che ovviamente non preclude l’adozione di questi animali presso società autorizzate ma anche certificati che rischiano multe fino a mille dollari per eventuali violazioni della norma.
Questa nuova legge risponde ad un’evoluzione etica del rapporto con gli animali che consideriamo domestici e limita possibili truffe perpetrate ai danni di acquirenti ignari. Il dibattito su questa legge, definita “Puppy Mill Pipeline Act” infatti, nasce da una causa civile intentata nel 2021 da alcuni acquirenti contro una catena di negozi americana, la Shake A Paw di Long Island. La più di 100 denunce sostenevano che i cuccioli fossero stati venduti già ammalati ai futuri proprietari. La questione si chiuse con un risarcimento di 300 mila dollari ai proprietari, soldi che non poterono in alcun modo mettere a tacere il dolore per cani malati che, nella quasi totalità dei casi, fu impossibile tenere in vita.
Da allora la giurisdizione americana ha lavorato affinché questo non potesse più accadere e quello di New York è solo uno degli stati che hanno vietato questo tipo di commercio che, attualmente, è vietato anche a Chicago, Los Angeles e San Francisco.
Se vi state chiedendo che in Italia il tema è negli ordini del giorno, no, per il momento la vendita di cani, gatti, conigli, pesci e uccellini, è ancora assolutamente possibile. L’unica cosa da poter fare è scegliere sempre di adottare da strutture affidabili per far venire meno la domanda per un commercio che non rispetta gli animali e che spesso sfrutta le fattrici fino allo sfinimento portando con sé il messaggio che gli animali siano una merce da acquistare.