Olio di palma, Esselunga dice basta: 10 biscotti su 15 riformulati e non solo
Dopo Carrefour, anche Esselunga aderisce alla campagna “Stop olio di palma” ed elimina da alcuni dei propri prodotti a marchio l’olio alimentare ricavato dalla palma.
Buone notizie dalla grande distribuzione: dopo Carrefour, anche Esselunga, secondo quanto riportato dal sito “Il fatto alimentare”, aderisce alla campagna “Stop olio di palma” ed elimina dai propri prodotti a marchio l’olio alimentare ricavato dalla palma.
Molte delle ricette di biscotti, grissini, cracker del marchio della lunga esse hanno cambiato la loro ricetta sostituendo l’olio di palma con olio di girasole, di semi o di oliva e senza modificare il prezzo (a riprova del fatto che si può fare). Oltre alle pressioni mediatiche, quelle davvero determinanti per brand giganteschi come quello di Bernardo Caprotti sono le richieste dei consumatori, le stesse che hanno determinato la scelta “palm oil free” anche di Gentilini, Plasmon, Barilla e molti altri. Non si tratta, è vero, di un cambio d’abito totale: ci sono (e probabilmente ci saranno ancora per molto tempo) prodotti di questi marchi e di molti altri che contengono olio di palma, ma il trend è chiarissimo.
La prova? L’abbiamo vista scorrere sugli schermi tv in queste ultime settimane: uno spot a favore dell’olio di palma sostenibile è comparso in molte case italiane. Quando si investe in pubblicità il segnale è chiaro: o si vuole lanciare un prodotto (ma l’olio di palma non si vende di certo in lattina) oppure si vuole emergere da una crisi senza precedenti. Paolo Barilla disse che quella dell’olio di palma era “un’isteria di paese”, ma a quanto pare molto concreta e che va a pescare direttamente nelle tasche dei grandi produttori. Ora la campagna “salviamo l’olio di palma” in tv è terminata ma non si ferma, invece, la petizione che chiede alle aziende di impegnarsi a riformulare i propri prodotti senza olio tropicale (le firme raccolte sono 175 mila, ma l’obiettivo sono 200mila).
Ancora una volta il fatto è questo: la politica vera si fa con il carrello e chi decide sono davvero i consumatori e sono loro, con la loro consapevolezza ed informazione a determinare quello che troveranno sui banchi dei negozi. Cantava Patti Smith “People have the power”: profetica e fortissima.
Federica Giordani
Olio di palma, i rischi per la salute secondo l’Istituto di Sanità