Negozio di cibo vegan per animali: ma è possibile?
Prodotti rigorosamente biologici e niente carne per un’alimentazione più sana indirizzata ai nostri animali domestici. Ma cosa ne pensano gli esperti?
Croccantini biologici, zero carne e proteine rigorosamente “pulite”. E’ l’idea di Catia Domenici, ex parrucchiera rimasta disoccupata, che ha scelto di reinventarsi aprendo un negozio di cibo vegano per animali domestici: l’inaugurazione di “KoKoRo – Pet shop” (termine di derivazione buddista che, tradotto, significa “Vita mente cuore”) è prevista per oggi 23 marzo a Piano di Conca, nel lucchese.
Catia, vegetariana e padrona di sei gatti, è stata influenzata da una puntata di Report andata in onda a fine 2015 che metteva in luce i rischi che corrono gli animali cibandosi dei prodotti della grande distribuzione: “Sono rimasta basita da quell’inchiesta, così come tutte le mie amiche. I controlli sono scarsi. Io amo gli animali e desidero che si nutrano di cose sane”.
Ma è possibile una dieta vegana per cani e gatti? Vegolosi.it lo aveva chiesto lo scorso anno al dottor Enrico Moriconi, veterinario e presidente dell’Asvep (Associazione culturale veterinaria di salute pubblica): “E’ un sistema che molti utilizzano e rilevo spesso miglioramenti nella salute di questi animali”.
In “Direzione Vegolosi“, primo ebook pubblicato da Vegolosi nel 2014, anche Mara Di Noia, medico veterinario, si era concentrata su questo tema, evidenziando in primis la necessità di ripudiare i cibi industriali, ricchi di grassi e di condimenti di cattiva qualità, additivi e conservanti vari. “E’ vero, cani e gatti non mangiavano cereali, verdure e legumi, ma neanche scatolette o cibo secco: in natura non c’è niente che abbia questo aspetto e sapore!”.
Ma come fare concretamente? “Deve essere un cambiamento graduale, mai repentino, e deve riguardare cani e gatti sani. La prima settimana, ad esempio, si potrebbe aggiungere nella ciotola a ogni pasto un cucchiaio di un cereale integrale ben cotto e qualche fogliolina di verdura verde o mezza carota tritata. Osserviamo il suo comportamento e se si scarica regolarmente. La seconda settimana toglieremo un po’ del cibo industriale e metteremo più riso o cereali, verdure e un cucchiaino di germe di grano. Dalla terza settimana si aggiunge il lievito alimentare, un cucchiaio di lenticchie decorticate lessate e così via”.
Importante è, se si vuole intraprendere questa strada, osservare le reazioni e l’apprezzamento dell’animale. Alcuni legumi saranno digeriti più facilmente, altri meno: un segnale di difficoltà potrebbe essere ad esempio ritrovare il legume intero nelle feci. Il tema dell’alimentazione per gli animali domestici è interessante e ancora poco esplorato e necessita di profonde analisi in funzione di un unico obiettivo: rendere i nostri animali domestici più sani, energici e quindi felici.
Yuri Benaglio