Maiali uccisi nel rifugio Cuori Liberi, 13 associazioni chiedono un tavolo di confronto: “Non deve più accadere”
Il 20 settembre 2023 circa 10 maiali (secondo alcune fonti sarebbero 9) sono stati soppressi dai veterinari dell’ATS lombarda in seguito alla segnalazione di casi di peste suina africana all’interno del rifugio Cuori Liberi di Zinasco (provincia di Pavia). Nonostante le proteste e le richieste legali da parte dei gestori del rifugio di un confronto con gli enti preposti, la mattina del 20 settembre, grazie all’intervento della Polizia, gli attivisti del rifugio sono stati sgomberati e gli animali uccisi secondo regolare applicazione della normativa vigente.
Lo sgomento da parte del mondo animalista è stato enorme perché si credeva, fino all’ultimo, che ci fosse spazio per un tavolo di confronto che, seppur ventilato, non si è mai tenuto. A questo proposito 13 associazioni animaliste fra le più importanti d’Italia hanno redatto una lettera indirizzata sia all’ATS ma anche al Commissario per l’emergenza PSA, per chiedere un tavolo di confronto sul tema e per denunciare “un uso eccessivo della forza, tanto che numerosi manifestanti, che si limitavano a restare attaccati alle recinzioni, hanno subito lesioni personali come conseguenza dell’uso di manganelli, pugni e spintoni”.
Nel testo della lettera si chiede “di accogliere la richiesta di dialogo già proveniente dalla Rete dei Santuari e dalle altre realtà interessate, convocando quanto prima un tavolo di confronto urgente che porti all’elaborazione e alla stesura di un protocollo comune (istituzioni / associazioni) per la gestione di positività all’interno dei rifugi permanenti, in modo che quanto avvenuto la scorsa settimana non debba più accadere”.
L’obiettivo, quindi, è cercare di trarre da questa drammatica vicenda una sorta di protocollo condiviso che possa in qualche modo sanare lo spazio grigio legislativo rispetto a situazioni come quelle dei rifugi per animali dove questi ultimi non solo non fanno parte del sistema che poi li trasformerà in cibo ma possono essere a tutti gli effetti considerati animali d’affezione.
Le associazioni che hanno sottoscritto la lettera sono: Animal Equality Italia, Animal Law Italia, CiWF Italia, ENPA, Essere Animali, Humane Society International/Europe, LAC – Lega Abolizione Caccia, Last Chance for Animals, LAV – Lega Anti Vivisezione, LEAL, LEIDAA, LNDC Animal Protection e OIPA Italia.