Greta Thunberg ha detto che non parteciperà a Cop27
L’attivista per il clima fondatrice del movimento Fridays For Future ha dichiarato durante un’intervista a Londra che non parteciperà (come fece invece del 2021)
L’attivista per il clima fondatrice del movimento Fridays For Future ha dichiarato durante un’intervista a Londra che non parteciperà (come fece invece del 2021) alla Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, Cop27 che si terrà in Egitto a novembre. Le motivazioni sembrano essenzialmente filosofiche e politiche.
La diciannovenne svedese durante la presentazione del libro curato da lei “The Climate Book” (edito in Italia da Mondadori e che include circa 100 contributi di vari esperti, tra cui l’economista Thomas Piketty, il capo dell’OMS Tedros Adhanom Ghebreyesus e la scrittrice Naomi Klein) ha chiarito, come riporta il “The Guardian”: “Non andrò alla Cop27 per molte ragioni, ma lo spazio per la società civile quest’anno è estremamente limitato. Queste conferenze sono usate principalmente come un’opportunità per i leader e le persone al potere di attirare l’attenzione, usano molti tipi diversi di ambientalismo di facciata. Così com’è – ha concluso – queste riunioni non stanno funzionando per nulla, a meno che ovviamente non si usino come un’opportunità per mobilitarci tutti”.
Thunberg nelle scorse settimane è stata fra i firmatari della petizione promossa da un gruppo di organizzazioni egiziane indipendenti per i diritti umani (Cop Civic Space) che chiede al governo egiziano di “garantire che le organizzazioni della società civile, gli attivisti e le comunità possano partecipare in modo significativo a tutte le discussioni e attività sullo sviluppo e l’attuazione di politiche per il clima e una transizione giusta a tutti i livelli del processo decisionale senza timore di rappresaglie”. Secondo l’associazione, infatti, “il progresso della giustizia climatica richiede un approccio inclusivo e olistico alla politica ambientale che incorpori i diritti umani e affronti problemi sistemici, comprese le ingiustizie sociali storicamente radicate, la distruzione ecologica, gli abusi da parte delle imprese, la corruzione e l’impunità e la disuguaglianza sociale ed economica”.