Torta dolce di zucca Beretta piacentina

Zucca Beretta piacentina

Nel piacentino si coltiva un’ottima zucca, la zucca Beretta Piacentina, o Bertina in dialetto piacentino. Il suo nome deriva dalla forma a turbante simile ad un berretto. È una zucca deliziosa, dalla polpa soda e asciutta che si presta a molteplici preparazioni quali tortelli, gnocchi, risotti, pani speciali dolci e salati, minestre, creme e molte altre ricette della tradizione piacentina. Di seguito vi propongo la ricetta di una torta soffice e golosa che piace molto anche ai bambini più esigenti. Naturalmente se la si prepara per i bambini occorrerà eliminare il rhum. Se non riuscite a reperire questa qualità di zucca va bene anche la Mantovana, o comunque una zucca dalla polpa soda.

Torta di zucca Beretta piacentina con gocce di cioccolato fondente

Ingredienti per 6/8 persone
250 g polpa di zucca Beretta Piacentina
300 g farina bianca 00
200 g zucchero
100 g olio extravergine oliva
3 uova
20 g rhum
Bustina di lievito per dolci
100 g gocce di cioccolato fondente
5 g sale
1 bacca di vaniglia
1 dl latte di soia

Procedimento

Togliere alla zucca la scorza e i semi. Tagliare la polpa a pezzetti, quindi metterla in una casseruola con il latte di soia e farla cuocere per 10 minuti: si trasformerà in una purea. Togliere la casseruola dal fuoco e trasferire la purea di zucca in un vassoio di acciaio e lasciare raffreddare.
Separare i tuorli dagli albumi mettendoli in due diverse bacinelle. Montare a neve gli albumi. In planetaria montare i tuorli con lo zucchero, unire l’olio extravergine di oliva, la purea di zucca, la farina, il liquore, le gocce di cioccolato, il lievito, la vaniglia e amalgamare bene.
Unire all’impasto delicatamente gli albumi montati mescolando dal basso verso l’alto. Ungere con olio extravergine di oliva e infarinare lo stampo per torte da 24 centimetri di diametro. Mettere il composto nello stampo e infornare a 200° C per 40 minuti.
Sfornare, raffreddare e cospargere la torta con zucchero a velo. Guarnire con semi di zucca tostati.

La foto è tratta dal sito longhimeloni.it.

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