Il panettone di solito è il protagonista delle feste natalizie sia nella classica versione dolce, sia nella versione salata. Ma chi l’ha detto che non può essere riproposto, magari per il picnic fuori porta di Pasquetta? Qui vi propongo la ricetta per realizzare un goloso panettone gastronomico vegano e alcune idee per farcirlo.
Ingredienti (per un panettone da 500 g):
300 g farina tipo 2
15 g olio evo
15 g malto di riso
15 g lievito di birra
165 ml acqua tiepida (oppure latte vegetale)
6 g sale integrale marino
1 pirottino di carta per panettone da 500g
Come si procede:
In una ciotola amalgamate la farina e l’acqua e lasciate riposare per 15 min (autolisi). Aggiungete gli altri ingredienti ed impastate fino ad ottenere un composto liscio ed elastico. Lasciate riposare 30 min in una ciotola coperta con uno straccio. Date una piega di rinforzo e lasciate lievitare altri 30 min.
Trasferite sulla spianatoia e con le mani ruotate l’impasto tra le mani in senso orario cercando di ottenere una palla liscia (pirlatura). Lasciate riposare 10 min., quindi trasferite l’impasto nel pirottino da panettone e lasciate lievitare circa un’ora o un’ora e mezza fino a che l’impasto è a circa 2 centimetri dal bordo.
Scaldate il forno a 220°C con un pentolino d’acqua all’interno. Abbassate la temperatura a 200°C e cuocete in forno per circa 30 min. Con un termometro a sonda verificate la temperatura interna del panettone che deve essere circa 96°C.
Inforcate con lo spillone da panettone e lasciate raffreddare capovolto per 5-6 ore. Per panettoni più grandi semplicemente moltiplicate le dosi. Tagliate il panettone a fette, con questa misura vengono dalle 8 alle 10 fette, ovvero 4 o 5 strati, e poi farcitelo come più vi piace.
Io ho scelto:
Hummus di ceci e funghi champignon trifolati
Crema di yogurt di soia speziata e carciofi saltati
Veg-creme fraiche con olive taggiasche e affettato veg ai peperoni (unica concessione di ingrediente già pronto)
Vedrete che i vostri ospiti faranno a gara per gustare tutti gli strati e non sentiranno la mancanza di altri “ingredienti” 😉