Vegolosi

Il cibo: un album di ricordi

Il cibo è memoria. Parto da questo punto di vista oggi per riflettere sulla comune difficoltà davanti al cambiamento di abitudini alimentari. Il profumo di una spezia, il colore di una salsa, il sapore che ritroviamo in una pietanza, nel momento in cui la stiamo assaporando è dato dal ricordo a cui ci riporta, l’esperienza vissuta che torna prepotente e ci fa godere l’istante piacevole a cui quel sapore è legato.

Il limite, più che l’adattamento del palato ai nuovi sapori, è il distacco emotivo dai cibi che ci hanno accompagnato per molti anni. Personalmente io sono partita dall’album dei ricordi e ho costruito nuovi affetti. Per esempio le orecchiette con le cime di rapa, che mia madre preparava per me: le sue origini pugliesi, la pasta fatta in casa e la sua voce mentre la impastava. Racchiudo tutto questo in una ricetta, e rivivo quei momenti oggi mentre preparo questo primo piatto, pur avendo sostituito le acciughe con le olive nere e dolci. Ancora non ho  imparato a lavorare l’impasto per ottenere la forma di un cappello, ma i ricordi del passato tornano comunque e rendono speciale e gustosa questa pasta oggi come allora e fa già parte dell’album dei ricordi dei miei cari. E il sapore? Con le olive è ancora più buono.

Come decido il menù del giorno? Mi lascio ispirare, guardo i colori della natura: il rosso e il giallo dei peperoni, il viola delle patate, il verde brillante dei piselli freschi, che tra poco tempo potremo assaporare di nuovo, ogni ortaggio mi trasmette l’energia e la vitalità che lo caratterizza. Mentre lo sto scegliendo al mercato già decido come tagliarlo, condirlo e come presentarlo a miei cari abbinato ad altri ingredienti in base alle sue caratteristiche nutrizionali, il suo sapore e il suo colore. Perché cucinare è un arte che tiene vivi tutti i sensi che ci indirizzano verso un prodotto rispetto a un altro, ci tiene vivi stimolando la fantasia. È indispensabile sperimentare nuovi accostamenti senza paure e senza rifugiarsi nella solita ricetta noiosa quanto rassicurante. Il coraggio è il must di questa stagione della mia vita così come il rinnovamento, come in un rapporto con le persone. Certo, sono sempre io ma ogni giorno mi  guardo e propongo con una nuova veste, che mi appartiene. Faticoso? Sicuramente meno di quello che si possa pensare e molto stimolante. Ci sono mille modi di cucinare lo stesso alimento, cambiare il metodo di cottura, per esempio, è sufficiente a cambiarne il gusto, fateci caso. Arricchisco l’album dei ricordi, aumento le esperienze sensoriali e ogni giorno il pasto si trasforma in un momento di convivialità, di amore per me stessa e verso la mia famiglia: per loro, un giorno, ritrovare certi sapori sarà un tornare a casa.