Non si sentiva proprio bisogno della vicenda del bambino di 11 mesi denutrito a causa di una dieta vegana fai-da-te per cui i genitori hanno ricevuto una denuncia per maltrattamenti. Come era prevedibile, critiche contro i vegani si sono levate da più parti e, nonostante alcuni inviti a non generalizzare come quello di Umberto Veronesi, l’episodio ha sicuramente rafforzato il pregiudizio e la disinformazione verso il veganesimo. Ma se ad indignarsi fossero anche gli stessi vegani?
In una società come quella italiana in cui i vegetariani rappresentano il 6,5% della popolazione e i vegani lo 0,6% (Fonte: Rapporto Eurispes 2014), le scelte alimentari veg sono ancora scarsamente comprese. Prevalgono la diffidenza, le argomentazioni a favore della dieta mediterranea e del “mangiare un po’ di tutto” ed i messaggi mediatici sui benefici del mangiare carne e latte; persino l’ordine dei medici è per la maggior parte ancorato alle vecchie teorie alimentari, ad oggi ampiamente contraddette. Eppure negli ambienti più avanzati ed indipendenti di ricerca medica e nutrizionale sono proprio le scelte alimentari vegetariane e vegane ad essere riconosciute come le più salutari e determinanti nel prevenire le malattie cosiddette “del benessere” che affliggono oggi il mondo occidentale.
E allora perché i vegani non iniziano a valorizzare maggiormente il proprio stile di vita e scivolano invece su bucce di banana come quella degli ingenui genitori del bambino malnutrito? Dove la causa della malnutrizione è stata dichiarata, bada bene, una dieta vegana sbagliata non la dieta vegana in sé. Perché nonostante “essere veg” stia diventando un piccolo fenomeno “di moda”, ci si imbatte ancora in vegani che mostrano al mondo un’immagine di insalubrità e una vita sociale limitata che non rende giustizia a come stanno le cose?
Indipendentemente che lo si faccia per gli animali, il pianeta o la propria salute, essere vegani oggi è una scelta di vita e quindi va espressa con gioia. E i vegani hanno la responsabilità di far sapere quanto la loro alimentazione e il loro stile di vista possa essere piacevole, divertente e più vari di quello che si crede e che, se correttamente intrapresa, non causa nè malnutrizione né isolamento sociale.
A questo fine è fondamentale tenersi informati ed affidarsi a fonti e professionisti esperti che, per fortuna, abbondano sempre di più. Per non fare male a sé stessi e agli altri.