Quando si sceglie di essere vegani si fa una scelta etica, ecologica e salutistica cambiando il modo in cui ci si nutre. La scelta di nuovi cibi, l’assimilazione di nuove ricette, la logica della spesa e dei luoghi in cui mangiare non è affatto facile all’inizio e tutta la nostra attenzione ricade su questi aspetti. Anche io come tutti ho inizialmente, dovuto imparare a fare la spesa e a cucinare, dedicandomi unicamente a questi aspetti.
Una volta assimilate queste nuove abitudini ho cercato di andare oltre; non solo capire dove comprare il mio cibo ma cercare la consapevolezza di dove viene prodotto questo cibo? Un pomodoro non è sempre solo un pomodoro, la sua provenienza, la sua coltivazione, l’uso di alcune sostanze per farlo crescere anziché altre lo rende unico. Sono fermamente convinto che se devo scegliere di mangiare in modo etico, ecologico e salutare devo farlo davvero, altrimenti è solo un passo, un passo importante sia chiaro ma insufficiente a creare un mondo nuovo, un mondo naturale. Così sono andato oltre, ho cercato le radici del cibo.
Queste radici si possono trovare solo nell’agricoltura. Ci sono infatti molti tipi di agricoltura, molti modi di far crescere le piante, alcuni naturali, altri artificiali; alcuni etici, altri cruenti quasi quanto gli allevamenti. Alcuni vegetali non necessitano nemmeno di essere coltivati, crescono in modo spontaneo, saperli riconoscere può dare molte soddisfazione e moltissima salute al vostro cibo, inoltre sono gratis!
L’agricoltura intensiva è il modo sbagliato di coltivare cibo vegan. Che ecologia esiste nell’uso di pesticidi, diserbanti, concimi chimici azotati? Che etica esiste nella sarchiatura dei terreni, tecnica che consiste nel rimescolamento del suolo distruggendo tane, lombrichi e colonie di batteri che rendono il suolo vivo? Che salute esiste in un ortaggio mangiato fuori stagione, coltivato in serra o peggio trasportato su navi in giro per il mondo? Con questa serie di articoli vorrei rendere partecipi tutti che mangiare vegan è importante, sapere come è coltivato il vostro cibo vegetale o meglio ancora coltivarvene una parte è fondamentale.
Io non sono un agricoltore professionista, se lo diventerò tutte queste parole non avranno più senso, dove è necessaria grande produzione cessano di esistere i presupposti per un’agricoltura naturale. Sono solo un agricoltore, che può significare anche avere il basilico sul balcone come avere un ettaro di terreno.
Diventante agricoltori insieme a me, per scoprire le origini del veganesimo partendo dalle radici: le piante.