La Calabria è una terra di profondissime tradizioni, che gettano le loro radici già nell’influenza ellenica di quella che un tempo era chiamata Magna Grecia. Da quasi 3000 anni, questa regione continua a riservarci scoperte e tesori che hanno pochi eguali nel resto d’Italia e del Mediterraneo, soprattutto quando l’argomento cardine è l’enogastronomia. In quel paniere di tesori della tavola che questa regione mette a disposizione, c’è un prodotto tanto versatile quanto iconico, la cui bontà lo rende davvero irrinunciabile in ogni dispensa. La cipolla rossa di Tropea IGP, con il suo inconfondibile colore scarlatto e la sapidità che nasconde una lista infinita di benefici della salute, è un ingrediente sì ma anche un prodotto primario, una prelibatezza a sé stante, che non può mancare in casa. E per superare lo “scotto” del naturale decadimento organico, già le nostre nonne erano ricorse a tanti metodi originali per conservarle. Scopriamoli insieme e proviamo a replicarli.
La regola aurea: conservarle in un ambiente fresco e asciutto
La regola d’oro per la conservazione delle cipolle di Tropea è di tenerle in un luogo fresco, asciutto e ben ventilato. Evitate l’esposizione diretta alla luce solare e assicuratevi che le cipolle non siano ammucchiate; l’ideale è appenderle in reti o in mazzetti per permettere una circolazione d’aria ottimale. Una cantina o un garage possono essere l’ambiente perfetto, purché la temperatura si mantenga costante e al di sotto dei 20 °C.
Per brevi periodi, il frigorifero è l’alleato di ferro
Per le cipolle già tagliate o per quelle che si desidera mantenere fresche per un breve periodo, il frigorifero è una buona soluzione. Avvolgete le cipolle in carta assorbente o alluminio e riponetele nel cassetto delle verdure. Questo metodo è indicato per una conservazione che duri pochi giorni, al massimo 3-4. Tenete però a mente che le cipolle, così come l’aglio, tendono facilmente a germogliare, quindi sarà utile consumarle in un periodo di tempo limitato, oppure usarne tagli più piccoli.
Marmellate o sottoli, i metodi della nonna
Una delle tecniche più gustose per conservare le cipolle di Tropea è trasformarle in conserve. Le cipolle caramellate possono essere preparate con aceto balsamico e zucchero e poi conservate in vasetti sterilizzati, facendo attenzione a indicare, sull’etichetta che potrete realizzare anche a mano, la data di preparazione. Allo stesso modo, le cipolle sott’olio, preparate con olio extravergine di oliva e spezie, possono durare diversi mesi se conservate correttamente. Sono anche un’ottima idea regalo originale e alternativa, realizzata con le vostre mani.
Al freezer, per una conservazione freddissima
La cipolla rossa di Tropea IGP può essere congelata, sia cruda che cotta. Per congelarle crude, pulitele e affettatele e poi congelatele su un vassoio prima di trasferirle in sacchetti per congelatore. Se preferite congelarle cotte, stufatele leggermente in padella con un filo d’olio e poi lasciatele raffreddare prima di procedere al congelamento. In questo modo si conserveranno per diversi mesi. È un metodo ideale soprattutto se le avete acquistate direttamente in loco, e volete conservarle per più tempo.
L’essiccazione, per conservarle più a lungo
Essiccare le cipolle è un altro metodo di lunga conservazione. Potete utilizzare un essiccatore elettrico o semplicemente appenderle in un luogo caldo, asciutto e ombreggiato. Una volta essiccate, le cipolle possono essere conservate in contenitori ermetici e utilizzate per insaporire zuppe e stufati. Se non avete un essiccatore, anche il forno di casa andrà bene, ma ci vorrà più tempo: il forno dovrà essere impostato intorno ai 71 °C, le cipolle tagliate a fettine di circa mezzo centimetro di spessore e la “cottura” dovrà durare da un minimo di 6 a un massimo di 10 ore. Una volta fatto, si potranno conservare sotto forma di polvere o intere, preferibilmente sottovuoto fino a un massimo di 12 mesi (ma dureranno molto meno!).