Sformato di cavolfiori vegan con patate e tofu affumicato
Lo sformato di cavolfiori vegan con patate e tofu affumicato è un piatto unico saporito e ricco, in cui la base di cavolfiori e patate è insaporita con cubetti di tofu affumicato che dona al piatto un profumo e un gusto irresistibile. Servitene pure una bella fettona ciascuno, verrà spazzolata via.
Ingredienti
- 400 g di cavolfiori
- 400 g di patate
- 150 g di tofu affumicato
- 50 g di farina di ceci
- 80 g di acqua
- 25 g di olio extravergine d’oliva + 2 cucchiai
- 1 cucchiaio di lievito alimentare
- 3 cucchiai di latte di soia non dolcificato (o brodo vegetale)
- 1 cucchiaino di sale
- Pangrattato q.b.
Strumenti
Si cucina!
Pelate e tagliate a cubetti abbastanza piccoli le patate e lessatele per 10 minuti in acqua bollente leggermente salata. A parte lavate il cavolfiore, dividetelo in cimette e lessatelo per 5 minuti, poi tagliate il tofu affumicato a dadini piccini.
Prepariamo l’impasto dello sformato
In una ciotola versate la farina di ceci, l’acqua e i 25 g di olio e mescolate bene con una frusta fino ad ottenere una pastella lisca e senza grumi. Una volta scolate passate le patate allo schiacciapatate quando sono ancora calde e conditele con i 2 cucchiai di olio, sale, pepe e lievito alimentare, allungando il tutto con il latte di soia per rendere il composto più cremoso. Scolate quindi anche i cavolfiori e schiacciateli molto grossolanamente con una forchetta. Unite al composto di patate la pastella di ceci, i cavolfiori e il tofu affumicate e amalgamate bene il tutto.
Inforniamo
Trasferite il composto nella pirofila leggermente unta e cosparsa di pangrattato e stendetelo in uno strato uniforme. Ricoprite la superficie con un po’ di pangrattato, condite con un filo d’olio e infornate in forno statico a 180°C per 30 minuti, fino a quando la superficie dello sformato risulterà dorata. Sfornate, lasciate intiepidire leggermente e servite tagliato a fette.
Conservazione
Potete conservare questo sformato 2-3 giorni in frigorifero avvolto da pellicola o carta stagnola.