Polpette vegane di cavolfiore alla tahina
Ingredienti
- 400 g di cavolfiore
- 100 g di farina di ceci
- 2 cucchiai di tahina
- 2 cucchiai di salsa di soia (senza glutine se necessario)
- 1 cucchiaio di concentrato di pomodoro
- 3 cucchiai di olio extravergine d’oliva
- 1 pizzico di aglio in polvere
- Sale e pepe
- 50 g di corn flakes senza zuccheri aggiunti
Strumenti
Conservazione
Potete conservare queste polpette per 3 giorni in frigorifero in un contenitore per alimenti.
Si cucina!
Per prima cosa lavate bene il cavolfiore, dividetelo in cimette e cuocetelo a vapore per 10 minuti o fino a che sarà morbido ma non troppo molle. Trasferitelo quindi in un piatto e lasciatelo raffreddare completamente.
Prepariamo l’impasto
Trasferitelo nel tritatutto e azionatelo a intermittenza in modo da ridurre il cavolfiore in un composto fine ma non in una purea. Versate quindi il cavolfiore tritato in una ciotola e conditelo con la tahina, la salsa di soia, il concentrato di pomodoro, l’olio, l’aglio, sale e pepe e mescolate bene per distribuire in maniera uniforme i sapori. Unite in ultimo anche la farina di ceci e mescolate bene fino a formare un impasto morbido ma non appiccicoso (se fosse necessario aggiungete altra farina di ceci).
Diamo forma alle polpette
Tritate nel tritatutto anche i corn flakes in modo da ridurli una farina e trasferiteli in un piatto. Prelevate una porzione di impasto, dategli la forma di una polpetta non troppo grande e passatela nei corn flakes tritati per impanarli. Disponeteli quindi man mano su una placca da forno foderata con un tappetino in silicone e proseguite in questo modo fino a esaurimento dell’impasto.
Inforniamo
A questo punto versate una goccia di olio su ciascuna polpetta e cuocetele in forno statico a 200°C per 25 minuti o fino a che saranno dorate in superficie. Lasciatele intiepidire qualche minuto e servitele.
Il consiglio
Se siete amanti delle polpette non potete perdervi la ricetta delle nostre polpette vegane di pane al sugo, perfette come ricetta del riciclo se avete in casa del pane vecchio, oppure i nostri falafel di carote speziati.