Nella versione classica sono il vanto della cucina siciliana, golosissimi consumati come antipasto, primo piatto o come ricco piatto unico. Ecco la nostra speciale versione veg.
Dopo avere risciacquato più volte il riso sotto l’acqua corrente, cuocetelo in una quantità di acqua salata e zafferano pari a 3 volte il suo volume (circa 840 ml) sino al completo assorbimento dell’acqua. Aspettate quindi che il riso si raffreddi: vi consigliamo di stenderlo su un vassoio e di coprirlo con della pellicola trasparente per evitare che la superficie si secchi.
Una volta che il riso si sarà raffreddato, prelevatene una manciata (mediamente 130 g), schiacciatela sul palmo della mano, che avrete inumidito, e formate al centro una conca nella quale andrete a depositare un cucchiaino di ragù di tofu e melanzane (o del ragù vegetale che preferite). Quindi, con altro riso, chiudete l’arancino e modellatelo con le mani umide per conferirgli una forma sferica o conica.
Per preparare la pastella versate in una ciotola la farina, il sale e piano piano l’acqua. Con l’aiuto di un frusta mescolate per evitare la formazione di grumi. Immergete gli arancini nella pastella ricoprendoli completamente e successivamente passateli nel pangrattato.
In una pentola versate e scaldate l’olio di arachidi avendo cura di non superare mai la temperatura di 175 °C. Raggiunta questa temperatura friggete un paio di arancini per volta in modo da non abbassare troppo la temperatura dell’olio. Dopo pochi minuti di cottura, gli arancini saranno ben dorati, pronti per essere scolati su della carta assorbente.
Servite e gustate gli arancini appena fritti, bel caldi!
Gli arancini vegan al ragù di tofu si conservano in frigorifero per un paio di giorni.