Vegolosi

Zero waste in ufficio e a scuola: tante idee per dire addio alla plastica

Se il primo passo verso una maggiore consapevolezza ambientale è prendere coscienza che produciamo troppi rifiuti e soprattutto che la plastica è tra i più dannosi in assoluto per l’ambiente, il secondo non può che essere quello di cercare di avviarsi verso una vita quanto più possibile “zero waste”. Dopo aver visto come eliminare la plastica dalla vita quotidiana, dal bagno e dalla cucina, ecco qualche consiglio su come attrezzarsi anche a scuola e in ufficio.

Addio colla in stick, bentornato stile vintage

La colla è un must specialmente tra i banchi di scuola, ma può essere molto utile anche per i più grandi; quella in stick, però, oltre a essere confezionata in contenitori di plastica, può contenere sostanze potenzialmente dannose perché irritanti. La soluzione arriva direttamente dal passato (e più precisamente dal 1927, l’anno della sua invenzione) dopo aver attraversato indenne i decenni: parliamo della Coccoina, la colla in barattolo di alluminio che ha accompagnato tra i banchi di scuola e sulle scrivanie degli uffici diverse generazioni, diventando essa stessa un pezzo di storia. Completamente atossica perché a base di fecola di patate e acqua e dall’inconfondibile aroma di mandorla, questa colla è perfetta in ufficio coloro che vogliano avviarsi verso la scelta “zero waste” in pieno stile vintage, ma anche a scuola, dove ha sempre avuto un posto d’onore.

Per fare un albero ci vuole… una matita!

Quante volte ci sarà capitato di temperare una matita e arrivare al punto di non poterla più usare, perché ormai decisamente troppo corta e quindi da buttare?  E se la soluzione “green” fosse racchiusa nella matita stessa? Esistono infatti matite da piantare che contengono in una capsula biodegradabile posta sulla base, semi di piante aromatiche, fiori o verdure, da interrare.

Carta riciclata e bambù? Sì, grazie!

Prendere appunti su smartphone, tablet o pc è senza dubbio la scelta più ecologica in assoluto, ma non sempre è possibile utilizzarli – specialmente a scuola. Allora vengono in nostro aiuto i quaderni in bambù e carta riciclata, ecologici e riciclabili, ma anche molto comodi perché la copertina rigida permette di scrivere agevolmente anche in piedi. Un modo originale per dare una mano all’ambiente, sia a scuola che in ufficio. Da abbinare alla stilografica in bambù e metallo per un set da scrivania veramente “zero waste” dato che le penne in plastica (una volta che avrete esaurito le scorte delle miriadi che avete in casa) sono da evitare: benissimo anche le penne classiche in acciaio o alluminio, ma con la ricarica.

Quaderno cancellabile: praticamente infinito

Ricorda un po’ le lavagne giocattolo per i bambini, ma invece è uno strumento validissimo per un ufficio a rifiuti zero: è il quaderno cancellabile, utilizzabile praticamente all’infinito e per questo ecologico ed economico. I fogli bianchi e lisci non trattengono l’inchiostro della penna apposita venduta insieme al quaderno. Le scritte possono poi essere eliminate senza problemi con un panno umido o con l’apposito cancellino in dotazione, e per questo è un’idea valida contro lo spreco di carta anche se il prodotto è realizzato con basi plastiche.

Scrivania “zero waste” fra bambù e pannelli solari

Il bambù è una pianta molto resistente, tanto da essere nota come “acciaio vegetale“, e permette di sostituire la plastica e altri materiali altamente inquinanti in tantissimi contesti diversi, perché completamente naturale, biodegradabile e perché cresce in modo rapidissimo, in condizioni ambientali diverse e senza l’uso di fertilizzantu. Allora perché non sostituire molti oggetti di uso quotidiano in ufficio con dei “cugini” realizzati in questo eco-materiale? Parliamo per esempio del mouse in bambù , solido e resistente come quelli tradizionali,  da abbinare alla tastiera in bambù, antibatterica e durevole nel tempo. Per i veri appassionati del far di conto (con un aiutino!) c’è anche la calcolatrice in bambù, alimentata a luce solare. Per finire, immancabile è anche l’organizer da scrivania in bambù: perfetto per mantenere ordine e pulizia sul piano di lavoro e per riporre i vari strumenti da lavoro come le forbici in metallo (senza manico in plastica!), le puntine in legno, gli evidenziatori in legno, il righello in legno e il temperino in metallo. Per righelli, squadre, goniometro e compasso, ottime anche le alternative in alluminio o acciaio: molto più resistenti di quelle in plastica e anche più precise poiché si usurano molto meno con il tempo.
Per caricare telefonino, lettore e-book e altri dispositivi, ottima idea è quella di acquistare una stazione di ricarica portatile a pannelli solari: sarà comoda anche quando andrete in vacanza, in gita all’aperto oppure da caricare durante il tragitto casa-lavoro.

Pastelli a cera? Sì, ma di soia!

I pastelli a cera sono tra gli strumenti da disegno più amati dai bambini, ma capita che siano realizzati con cera d’api (e quindi non siano vegan) o che addirittura contengano ingredienti potenzialmente tossici. Non è il caso però di questi pastelli in cera di soia, venduti all’interno di un sacchetto di stoffa “zero waste” e completamente atossici perché colorati con polveri minerali naturali. La loro forma e dimensione, inoltre, è pensata per adattarsi alle manine dei più piccoli, aiutando a sviluppare le capacità motorie di precisione. Noi qui in redazione li abbiamo, anche se siamo grandicelli, e ci troviamo davvero bene!

E per il pranzo e la merenda?

Anche il pranzo e la merenda a scuola o in ufficio possono diventare facilmente a zero rifiuti con un po’ di pratica e qualche piccola modifica alle proprie abitudini: per prima cosa diciamo addio alle bottigliette di acqua in plastica o ai bicchieri usa e getta. Molto meglio una bottiglietta in vetro con tappo a vite recuperata da un succo di frutta o da un’altra bevanda, dal momento che il vetro è uno dei materiali più facilmente riciclabili. Il peso della bottiglia, però, potrebbe scoraggiare ed ecco perché un’altra valida alternativa sono le borracce in acciaio, molte delle quali hanno anche la capacità di tenere le bevande calde in inverno e fresche in estate per molte ore. Per quanto riguarda il pranzo, l’abitudine migliore – anche in termini di risparmio economico – è di prepararlo a casa, evitando ovviamente anche tovaglioli di carta e posate usa e getta. Per il trasporto potrebbe essere utile a una bentobox in bambù un contenitore in acciaio: leggeri, lavabili e pressoché indistruttibili, sono un’ottima alternativa ai contenitori usa e getta.

Per la merenda, invece, c’è la snack bag riutilizzabile, compatta, impermeabile, facilmente lavabile e perfetta per portare con sé della frutta fresca già tagliata o della frutta secca, per esempio. Una possibilità per i panini, invece, sono i fogli modellabili in cera vegetale, parenti di quelli realizzati con cera d’api ma completamente vegani, utili anche per chiudere contenitori da riporre in frigo o avvolgere avanzi di frutta. Finito il pranzo, se nel vostro ufficio c’è la macchinetta, portate con voi la vostra tazzina in ceramica: niente bicchierini e palettine di plastica, sono davvero out!