Porta buone notizie il progetto avviato da WWF insieme a Huawei nel contesto della seconda edizione del progetto congiunto “Guardiani della Natura”. All’interno e nei pressi di otto Oasi WWF in sette regioni italiane, dal Trentino Alto-Adige alla Sicilia, sono stati installati 48 dispositivi “Edge Audiomoth” per il monitoraggio bioacustico, forniti dal partner tecnico Rainforest Connection (RFCx). Nei 16 terreni agricoli, metà dei quali coltivati con metodo biologico e altrettanti coltivati con la stessa varietà di coltura ma con metodo convenzionale, i dispositivi hanno permesso di raccogliere oltre 500.000 registrazioni audio di 60 secondi ciascuna (oltre 8.000 ore totali), fornendo uno sguardo dettagliato sulla presenza e variazione della biodiversità nelle diverse aree agricole gestite con metodo biologico o convenzionale.
La piattaforma Arbimon, basata su Cloud e Intelligenza Artificiale, ha analizzato questa enorme mole di dati sonori e riconosciuto all’interno delle registrazioni 57 delle 63 specie di uccelli target rispetto alle quali era stato allenato l’algoritmo, ottenendo un campione di studio composto da 8.420 singole identificazioni validate di specie.
Il risultato finale del progetto mostra come nelle aree coltivate con metodo di agricoltura biologica sia presente in media quasi il 10% di specie in più rispetto alle aree gestite in agricoltura convenzionale, dipendenti dall’uso di pesticidi. Questo è un esempio di come la tecnologia possa contribuire significativamente alla ricerca, mettendo a disposizione degli studiosi una notevole quantità di dati, molto maggiore per durata delle misurazioni rispetto a quanto ricavabile tradizionalmente con tecniche di monitoraggio basate solo sull’intervento umano in campo.
“I risultati del progetto “Guardiani della Natura” confermano l’urgenza dell’approvazione di un Regolamento europeo forte ed efficace per la riduzione dell’uso dei pesticidi, che sarà votato proprio questa settimana dal Parlamento europeo in plenaria” – ha dichiarato Isabella Pratesi, Direttrice conservazione del WWF Italia.
I risultati emersi evidenziano pertanto l’impatto positivo dell’agricoltura biologica sulla biodiversità e ne suggeriscono la promozione, non solo in quanto scelta etica rispettosa dell’ambiente ma come vera e propria strategia per garantire la salute del nostro Pianeta nel lungo termine.
Fonte: comunicato stampa di WWF