Una volta di più, immagini che non vorremmo vedere e storie che preferiremmo non ascoltare. Protagonista di questa incredibile vicenda è Willy, caprone bianco abitante di vecchia data del promontorio di Capo San Marco, nell’Oristanese: preso a schiaffi dai bagnanti dopo aver raggiunto la spiaggia è stato costretto a fare le valigie e a trasferirsi altrove.
In queste spiagge, è bene sottolinearlo, le capre vivono ormai da decenni trapiantate sul territorio da qualche vecchio pastore. Anche se si tratta di luoghi ameni, qui il cibo non è abbondante e ciò spinge spesso questi animali a spostarsi e a girovagare, anche in prossimità del bagnasciuga. Questo è quanto accaduto anche qualche giorno fa, quando il caprone Willy – sicuramente incuriosito dal via vai sulla spiaggia – si è imbattuto in alcuni turisti. Questi, infastiditi o forse spaventati dalla sua presenza, hanno reagito in malo modo per cercare di allontanarlo: come dimostra il video in alto, che ha già fatto il giro del web suscitando polemiche e forti reazioni, un uomo ha schiaffeggiato più volte l’animale nel tentativo di scacciarlo, tra l’indifferenza quasi totale dei presenti.
Enpa: “Turisti incivili e irrispettosi”
A prendere subito le parti di Willy è intervenuta Enpa, che ha dichiarato: “Invitiamo tutti alla massima responsabilità. Il proprietario del caprone, affinché lo custodisca con la dovuta cura e le dovute attenzioni. Ma anche turisti e bagnanti, specie quelli che considerano Willy come una mascotte, affinché lo trattino per ciò che egli è. Un essere senziente e non un peluche, né un’attrazione. In ogni caso – ha aggiunto l’ente – non siamo disposti a tollerare alcun provvedimento discriminatorio nei confronti di Willy”. Le immagini, diffuse anche sulla pagina Facebook della sezione provinciale Oristano dell’Enpa, sono state così commentate dall’associazione: “Ecco cosa accade quando i bagnanti entrano nelle oasi protette e pretendono di fare i padroni senza rispetto per i padroni di casa”.
Enpa ha poi colpito i bagnanti con dure parole di condanna, affermando che “l’unico problema della spiaggia oristanese sono i turisti incivili e irrispettosi della natura e degli animali. Non certo il povero caprone Willy, che si è preso gli schiaffi di un bagnante senza reazione alcuna. Dalle immagini – prosegue l’Enpa – si vede il caprone mentre si avvicina tranquillamente ad alcuni bagnanti e un uomo che, per tutta risposta, lo aggredisce colpendolo prima con un oggetto non meglio identificato, poi prendendolo a schiaffi. Nonostante le percosse, Willy mantiene la calma e inizia ad allontanarsi dal gruppo di persone presenti in spiaggia”.
L’associazione non ha mancato di ricordare come il buon senso e la responsabilità debbano sempre avere la meglio: “Questo video è un piccolo compendio di come non ci si debba comportare con un animale, tanto più se appare tranquillo e inoffensivo. Ma il video è anche una evidente conferma della psicosi zoofobica alimentata dalle martellanti campagne allarmistiche su lupi, orsi, cinghiali, nutrie, caprioli e su ogni altra specie animale a noi invisa semplicemente perché sospettata di interferire con le nostre attività. Nel caso in questione, se la presenza di Willy era motivo di preoccupazione i bagnanti si sarebbero dovuti allontanare oppure chiedere aiuto alle autorità o al proprietario di Willy”. A loro discolpa, comunque, i bagnanti hanno affermato che il loro era solo un tentativo di difendersi: “Io ero in quella spiaggia nel momento in cui si è verificato l’episodio – racconta Giorgina Sanna – e mio nipote ha rischiato di essere aggredito da quel caprone che a noi non è sembrato tanto docile: si alzava su due zampe e ci minacciava. Nella spiaggia non c’è alcun cartello che segnali la presenza di animali selvatici”.
Come riportano i quotidiani locali, Willy sarebbe stato successivamente protagonista di un vero e proprio episodio di aggressione, questa volta ai danni di una donna: aggredita da Willy durante una passeggiata, sarebbe stata in grado di allontanarlo solo dopo diversi momenti di lotta, riportando ferite che le sono costate 15 giorni di prognosi. “Sono stati momenti tremendi, il caprone mi è venuto incontro e ha iniziato a darmi colpi con la testa. Ho pieno rispetto degli animali, non me la prendo certamente con il caprone – ribadisce – però quella zona dovrebbe essere regolamentata“. I carabinieri hanno avviato un’inchiesta, ma nel frattempo il padrone dell’animale, per metterlo in sicurezza, avrebbe deciso di trasferirlo altrove, dichiarando: “Sono animali mansueti e non era mai successo nulla di simile, ma mi rendo conto che si tratta pur sempre di animali che possono risultare imprevedibili quindi, per il bene di tutti, è stato meglio allontanarlo”.
Aggiornamento del 4 settembre
Vittoria per Willy: in barba ai turisti che lo hanno maltrattato, l’animale avrebbe già fatto rientro a casa, sul promontorio di Capo San Marco. Riportano la notizia i quotidiani locali e la pagina Facebook Laura Laccabadora che si occupa, tra le altre cose, di raccontare la Sardegna. “Il boss è tornato a casa – si legge su quest’ultima – Il vero schiaffo l’ha dato lui, uno schiaffo morale a tutti quelli che pensavano che se ne dovesse andar via”.