Vegolosi

Vivi e Vegeta: fumetto noir “vegetariano”

“Distretto dei fiori, l’ultimo rifugio di tulipani cocainomani, margherite deturpate, viole del pensiero dai poteri occulti”. Un noir in pieno stile “green” invece che “dark”  quello lanciato da Francesco Savino (ai testi) e da Stefano Simeone (ai disegni, bellissimi) sulla piattaforma online Verticalismi dove verrà pubblicato un capitolo ogni due settimane gratuitamente.

Carl, cactus dagli occhi pieni di domande cerca la sua ragazza, scomparsa misteriosamente… fiori e sole non sono per niente rassicuranti in questa storia vegetariana, e mentre Carl si aggira per il distretto deve anche evitare di incappare nella banda degli “adoratori dello scalogno” (non vi ricorda qualcosa?Anzi, qualcuno?). Abbiamo raggiunto Francesco che ci ha raccontato come è nato “Vivi e Vegeta” e ringraziamo Stefano per il disegno tutto dedicato a Vegolosi.

Carl è un Cactus solitario, in cerca del suo amore perduto… come è nata l’idea di un fumetto noir “vegetariano”?
Il primo seme di Vivi e Vegeta in effetti è nato proprio con un gesto d’amore. Per un San Valentino volevo regalare qualcosa di diverso dai classici fiori, e ho deciso di donare una piccola pianta grassa. Accompagnato al regalo, avevo realizzato un bigliettino in cui avevo disegnato (male, non essendo io disegnatore) la primissima versione di quello che poi sarebbe diventato Carl.
Per strani giri del destino, Stefano Simeone (il disegnatore della serie) un giorno vide quel disegno e decise all’istante che quel cactus sarebbe diventato il protagonista di una storia con fiori e piante antropomorfi. Il resto è stato un lungo susseguirsi di telefonate e scambi di mail in cui abbiamo costruito nel giro di un mese il mondo di Vivi e Vegeta.

 La “banda degli adoratori dello scalogno” mette i brividi…
Ci piaceva l’idea di mostrare il lato oscuro di esseri viventi che normalmente simboleggiano gioia e amore, per fonderlo con un aspetto dell’ambito culinario ormai imprescindibile nell’alimentazione di tutti noi. Per farla breve: io, da cuoco inetto da sempre abituato al soffritto di cipolla, ero rimasto sconvolto da tutti quei cuochi che in televisione celebravano l’importanza dello scalogno. “Di che cosa stanno parlando?” è stata la domanda. “Gli adoratori dello scalogno” è la mia personale risposta.

Il mondo della cucina vegetariana e vegana ha ispirato in qualche modo te e Stefano Simeone, il disegnatore della serie?
Assolutamente sì! Le influenze alla base della serie sono tante e svariate, e tra questa compaiono anche la cucina vegana e vegetariana. Stefano in particolare è un ottimo cuoco. Inoltre la copertinista Roberta Ingranata è vegetariana. Il suo contributo è stato fondamentale: da subito ci ha fornito ricettari e libri per entrare più da vicino in contatto con il mondo vegano. Ispirazione diretta e continuo interesse di tutti noi verso questo mondo, quindi, hanno fatto sì che il lavoro sulla serie fosse il più documentato possibile.

Intervista di Federica Giordani
Per le illustrazioni grazie a Stefano Simeone
Assistente ai disegni: Lorenzo Magalotti