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Valentino, maison italiana, dice addio alle pellicce: “Nuovi valori e nuovi materiali”

“Il concetto fur-free è perfettamente allineato ai valori della nostra azienda. Stiamo avanzando velocemente nella ricerca di materiali differenti e in ottica di una maggiore attenzione all’ambiente per le collezioni dei prossimi anni.” Con queste parole il CEO della maison di moda italiana Valentino, Jacopo Venturini, ha raccontato la scelta di chiudere entro la fine dell’anno Valentino Polar, la propria sussidiaria di pellicce.

A dare la notizia l’associazione animalista Humane Society International che attraverso la sua presidente italiana, Martina Pluda, plaude alla decisione: “La decisione di Valentino di abbandonare le pellicce costituisce un duro colpo per il crudele commercio di pellicce. Come molti altri stilisti, Valentino ha riconosciuto che l’uso delle pellicce dà un’immagine anacronistica della moda e che gli schemi di certificazione proposti dell’industria della pellicceria sono solo un’operazione di facciata per coprire la realtà di un business che uccide cento milioni di animali all’anno.”

Una strage che non sono è altamente immorale ma che porta con sé anche gravi pericoli per la salute pubblica come dimostrato dalla chiusura forzata in Italia di tutti gli allevamenti di visoni del territorio – molto pochi quelli rimasti – fino alla fine dell’anno a causa dei numerosi casi di trasmissione del virus della malattia Covid-19 fra animali detenuti e uomo.

L’annuncio di Valentino arriva solo due mesi dopo l’annuncio delle politiche fur-free di Alexander McQueen e Balenciaga. Valentino si unisce a un gruppo crescente di grandi designer che abbandonano l’uso delle pellicce, tra i quali Prada, Gucci, Armani, Versace, Michael Kors, Jimmy Choo, DKNY, Burberry e Chanel.