Poco più di 6mila abitanti e una vocazione naturale al turismo legata alla bellezza del suo mare, il paese ha lanciato nei giorni scorsi “Vegan Friends Praia a Mare”, un programma turistico dedicato a vegani e vegetariani. Chef, camerieri, maître, baristi, gelatai e commercianti avranno la possibilità di seguire corsi di formazione sulla ristorazione vegana per essere pronti, già dalla prossima primavera, a mettere in carta e a servire piatti e prodotti vegan.
Sviluppato in collaborazione con AssoVegan e Vegan Ok, il progetto è stato messo a punto dall’amministrazione comunale. “L’idea è nata dall’analisi dei dati turistici e dall’osservazione delle nuove tendenze. L’accoglienza migliore possibile che una realtà come la nostra può offrire è l’accoglienza in grado di soddisfare qualsiasi tipo di esigenza”, spiega a Vegolosi.it Antonino De Lorenzo, consigliere comunale con delega alle Attività produttive del Comune di Praia e ideatore del progetto. Un approccio che si basa “sull’attenzione e sul rispetto delle scelte di ciascuno”, sottolinea De Lorenzo, ma anche su un dato concreto: “Ci siamo accorti che i turisti vegani e vegetariani rappresentano un turismo di alto profilo, che a noi piace molto, perché attento sia a ciò che mangia che all’ambiente, al benessere, alla scoperta culturale del territorio e dei suoi prodotti, anche a prescindere dall’offerta balneare”. Insomma, un buon target di clientela in grado di sostenere la domanda turistica anche fuori dai picchi dell’alta stagione.
Praia a Mare è il primo paese italiano ad aver messo a punto un piano del genere, ma potrebbe non essere l’ultimo. “Sarebbe interessante riuscire a creare una rete di Comuni italiani – auspica De Lorenzo – in grado di lavorare su questo tipo di offerta in maniera sinergica. La condivisione con gli operatori a tutti i livelli rappresenta oggi la strada per offrire il massimo servizio non solo ai clienti vegetariani e vegani, ma a tutta quanta la clientela”.
Silvia De Bernardin