Ha la fama di essere un cibo incompreso e non è affatto una fama immeritata, anzi. Il tofu, uno dei prodotti della lavorazione della soia con la storia più antica (pare che la prima presenza scritta del suo nome sia del 950 d.C) sembra sempre essere associato a scarsa godibilità del palato: pare che gli statunitensi abbiamo cambiato idea.
Un boom di vendite
Secondo i dati riportati dalla Plant Based Foods Association (PBFA), infatti, in generale il cibo di origine completamente vegetale, soprattutto durante il periodo di acquisti compulsivi dettati dal panico da Coronavirus, ha superato, e di molto, la vendita del cibo “classico” e una nota di merito va al tofu che, come riporta Bloomberg, avrebbe visto un aumento delle vendite del 90% durante le settimane più concitate, per rimanere comunque in aumento anche nel mese di maggio.
Le motivazioni? Senza dubbio la ricerca di proteine alternative dovute alla carenza di carne causata dalla crisi degli impianti negli Stati Uniti, fortemente colpiti dal Covid-19 e che hanno rappresentato nel paese alcuni dei più grandi focolai del virus. Gli aumenti dei prezzi della carne, associati alle notizie della scarsa sicurezza presente nelle aziende di lavorazione dei prodotti animali, hanno fatto il resto.
Questione di risparmio e salute
Un ulteriore tassello a favore del consumo di tofu e lavorati della soia (come il tempeh, per esempio) rispetto alle alternative “fake” alla carne (Beyond Meat, Impossible Foods e altri) è certamente il prezzo molto più basso. Circa 500g di Beyond Meat macinato “manzo”, per esempio, vengono venduti negli Stati Uniti per $8,99 contro circa i 400g di tofu che al dettaglio costano $2,99.
Anche dal punto di vista nutrizionale il magico panetto bianco avorio sembra battere gli hamburger vegetali. Il dottor Michael Greger, autore e fondatore del sito nutritionfacts.org ha spiegato: “Il tofu ha il 40% di calorie in meno rispetto ai popolari hamburger vegetali, in più, secondo alcune analisi datate 2019, il consumo di soia andrebbe incentivato per favorire la longevità”.
Il tofu si cucina così
Dato che viene erroneamente definito “formaggio vegetale”, molti di coloro che si avvicinano a questo alimento per la prima volta tendono a ritenerlo una vera delusione, e a ragione. Il tofu non ha nulla a che vedere con il formaggio di origine animale essendo praticamente insapore (o comunque con solo una leggera nota vegetale) e dalla consistenza morbida ma non “grassa”.
Il punto è che il tofu è un alimento che va cucinato (anche se c’è chi lo ama anche al naturale). In alcuni casi e per alcune marche è necessario anche sbollentarlo in acqua per un paio di minuti per eliminare l’eventuale nota amara lasciata dalla cagliatura tramite il nigari.
Va detto però che se cucinato bene (non accade lo stesso con la farina, per esempio, o con la stessa carne?), questo alimento povero di grassi, leggero e ricco di proteine , garantisce piatti eccellenti e gustosissimi. Qui vi rimandiamo ad una guida completa per cucinarlo al meglio e poi ad una sezione intera dedicata alle ricette con questo ingrediente “magico“. È giunto il momento di dargli una chance, no?