Tyson Foods, l’ azienda americana più grande del paese specializzata nella produzione di carne dopo la brasiliana JBS, continua il suo tortuoso percorso nella realizzazione di alimenti vegani con l’introduzione sul mercato di tre nuovi prodotti per il suo marchio a base vegetale Raised & Rooted: un macinato, due tipi di salsicce (uno in stile bratwurst, l’altro speziato in stile “italiano”) e un hamburger, il tutto 100% vegetale e a base di proteine texturizzate del pisello con amido di tapioca.
“I nostri prodotti, a base di ingredienti di origine vegetale, offrono gli stessi deliziosi sapori della carne animale ma in un’alternativa migliore” ha affermato David Ervin, vice presidente del marketing di Raised & Rooted. “Siamo entusiasti di offrire alle persone opzioni proteiche alternative, soddisfacenti e perfette per ogni occasione.”
“Carne” vegetale: è tutta e solo una questione di soldi?
L’azienda è reduce, va ricordato, anche dal fallimento del lancio di un prodotto ibrido: un hamburger che conteneva sia proteine animali – manzo per l’esattezza – e piselli, insieme ad un’altra alternativa, questa volta simile al pollo ma non vegana perché contenente uova. Tyson, quindi, ci riprova con un prodotto totalmente vegetale.
Gli investimenti nel settore vegan di Tyson Food
Tyson già colosso mondiale della produzione e rivendita di pollo, manzo e maiale, nonché il più grande esportatore di carne bovina degli Stati Uniti, non ha nascosto i suoi piani per farsi spazio nel settore della produzione di alternative alla carne a base 100% vegetale. Con un tale capitale a disposizione è facile ipotizzare la voglia di competere sul mercato con aziende pioniere del settore come Beyond Meat – società con sede a Los Angeles che dal 2009 produce prodotti alternativi alla carne a a base completamente vegetale ormai distribuiti anche in Europa.
Fra l’altro Tyson ha un trascorso particolarmente difficile con l’azienda Beyond Meat. Infatti, dopo essere stato, nel febbraio 2016, uno dei primi investitori, Tyson ha fatto il suo “scivolone” in Borsa rivendendo la sua quota di azioni del 5% in primavera, poco prima che Beyond avesse successo sul mercato, con un balzo azionario del +115%.
Sì ai prodotti vegetali, ma a inquinamento e maltrattamento animale come siamo messi?
Gli interessi prevalentemente finanziari della Tyson Foods nella produzione di carni a base vegetale restano segnati dai noti scandali riguardanti l’ambiente e crudeltà sugli animali da parte dell’azienda. Secondo i dati dell’Agenzia per la protezione ambientale degli Stati Uniti, presentati al Toxic Release Inventory, Tyson Foods è stato il secondo più grande inquinatore delle vie navigabili americane dal 2010 al 2014.
Le opinioni si dividono, quindi, tra chi sostiene che l’ingresso nel settore vegetale delle grandi imprese sia, a prescindere, un bene tanto per la crescita del mercato quanto per la diffusione vera e propria delle alternative vegetali, e tra coloro che invece temono solamente una grossa operazione di marketing che, in realtà, non depotenzia, bensì affianca soltanto il mercato della carne animale.