Ogni anno, il 20 marzo, è la Giornata Internazionale senza carne: una campagna lanciata nel lontano 1985 negli Stati Uniti per promuovere un’alimentazione salutare ed etica. Oggi, per festeggiare la ricorrenza, i cuochi delle scuole e dei nidi del Comune di Trento hanno scelto di preparare ai bambini un pranzo vegano a base di frutta, verdura e cereali integrali. Il punto è che, solo un mese fa, abbiamo visto come Patrizia Ziviani, dietologa e consulente nell’elaborazione dei menu per le mense scolastiche tra Rovereto e Vallagarina (TN), si fosse schierata nettamente contro le direttive del Ministero dicendo “no” ai menu a base vegetale nelle scuole. “La carne è un alimento indispensabile per la crescita del bambino – dichiarava la dietologa – e non è possibile introdurre un menu vegetariano né tanto meno vegano nelle mense scolastiche”.
Un passo indietro?
Oggi, invece, sulla locandina (qui in alto) che pubblicizza l’iniziativa del Comune le idee sembrano essere del tutto diverse: “Le proteine dei legumi e dei cereali consumati assieme hanno lo stesso valore biologico di quelle della carne – vi si legge – ma per la loro produzione si consuma meno territorio, meno acqua e viene emessa meno anidride carbonica”. Dunque un segnale importante, soprattutto se si tiene in considerazione che l’educazione alimentare è un valore da trasmettere fin dalla più tenera età, anche e soprattutto all’interno del contesto scolastico. Anche il comunicato stampa del Comune parla dell’importanza di “educare fin da piccoli a un ridotto consumo di carne per la formazione di consumatori più consapevoli, attenti alla propria salute ma anche all’ambiente”. A questo proposito sia l’Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari che scuole e nidi offrono più volte alla settimana piatti unici a base di cereali e legumi, anche per i bimbi più piccoli.
Il parere degli esperti
Il dottor Mario Berveglieri – medico pediatra specializzato in Scienza dell’Alimentazione –ha recentemente dichiarato ai nostri microfoni che “la dieta vegana non solo è adatta in età pediatrica, ma è anche più salutare rispetto a diete di altro tipo. I benefici più evidenti sono ricordati dall’Accademia Americana di Pediatria e riguardano la rarità del sovrappeso e un più basso livello di colesterolo nel sangue nei bambini vegani”. Dello stesso parere anche la pediatra Carla Tomasini, la quale affermava in una nostra intervista che “tutti possono mangiare vegano: neonati, bambini in età scolare, mamme in gravidanza o in allattamento, anziani. L’unica condizione è che sia una dieta, come qualsiasi altra dieta, ben pianificata“. Un documentario pubblicato da VeggieChannel dimostra chi sono i bambini vegani: allegri, pieni di energie e soprattutto sanissimi, sono un esempio concreto della possibilità di svezzare e poi crescere i bambini seguendo un’alimentazione vegana. Al di là delle scelte personali, insindacabili e legittime, resta comunque importante che vengano veicolate le giuste informazioni riguardo all’alimentazione anche e soprattutto nelle scuole, dove i bambini trascorrono la maggior parte del proprio tempo e dove mettono le basi per diventare, in futuro, adulti informati e consapevoli.
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