Nei camion che trasportano animali vivi le temperature arrivano fino ai 40 gradi, gli animali avviati verso il macello non hanno accesso all’acqua, eppure questo sistema è legale.
L’organizzazione Essere Animali ha effettuato, in questi giorni di estremo caldo, un’attività di controllo lungo l’autostrada A1, tra Lodi e Bologna, per documentare le condizioni degli animali trasportati a fini alimentari. Gli operatori dell’organizzazione hanno monitorato alcuni camion adibiti al trasporto di animali vivi intercettandoli durante il viaggio in strada e seguendoli fino all’arrivo nello stabilimento di macellazione. Le temperature sono state rilevate attraverso l’utilizzo di una pistola termica, con la quale è stato possibile appurare l’esatta temperatura all’interno del vano del camion in cui venivano trasportati gli animali.
Cosa dice la legge
“Abbiamo documentato camion che hanno viaggiato con temperatura esterna di 36°-38°C gradi e che, arrivati al macello, hanno sostato 30 minuti sotto il sole prima di scaricare gli animali. In questi casi, è stato possibile verificare come i maiali fossero costretti a restare nel camion con temperature interne oltre i 40°C”, sostiene Simone Montuschi, presidente di Essere Animali. “Purtroppo, le norme attuali non prevedono limiti di temperatura interna o esterna al veicolo per i trasporti con durata uguale o inferiore alle 8 ore, limitandosi a richiedere che i mezzi di trasporto siano in grado di proteggere gli animali da ‘temperature estreme’ e vietando di trasportarli in condizioni tali da esporli a ‘lesioni o a sofferenze inutili’. La mancanza di parametri oggettivi di riferimento crea quindi una vasta zona grigia non regolamentata, che di fatto non permette di intervenire in modo appropriato quando il benessere degli animali non è rispettato”.
Infatti, il Regolamento N.1/2005 sulla protezione degli animali durante il trasporto non pone nessun limite ai viaggi che durano fino alle 8 ore (o 12 ore se viene concessa una deroga) per quanto riguarda sia la temperatura interna che esterna al veicolo, e la possibilità di accedere all’acqua, limitandosi a dare disposizioni solo per i viaggi lunghi superiori alle 8-12 ore. In questo caso viene specificato che i sistemi di ventilazione sui mezzi di trasporto su strada devono essere progettati, costruiti e mantenuti in modo tale che, in qualsiasi momento del viaggio, indipendentemente dal fatto che il mezzo di trasporto sia in sosta o in marcia, essi possano mantenere una temperatura compresa tra i 5°C ed i 30°C all’interno del veicolo, con una forcella di tolleranza di +/- 5°C in funzione della temperatura esterna.
Il Ministero della Salute in una nota emanata a inizio giugno e diretta alla Direzione della Polizia Stradale, alle associazioni di categoria degli autotrasportatori e dei veterinari, richiede che i trasporti di animali vivi non vengano effettuati con temperatura atmosferica superiore ai 30 gradi alla partenza o durante il tragitto. Tuttavia, la realtà documentata dagli investigatori di Essere Animali dimostra che queste disposizioni non sono efficaci in pratica e vi è urgente necessità di una maggiore tutela legislativa durante le operazioni di trasporto.
“Se consentiamo il trasporto per diverse ore quando la temperatura esterna tocca o supera i 30°C, i maiali all’interno dei camion, a causa dell’affollamento e del calore corporeo prodotto, saranno costretti a sopportare temperature intorno ai 40°C. Ma la letteratura scientifica indica che per i maiali adulti la zona di termoneutralità, ovvero l’intervallo delle temperature entro cui l’animale è in grado di mantenere la sua normale temperatura corporea, è compresa indicativamente tra 8°C e 25 °C. Gli animali trasportati in questi giorni di alte temperature atmosferiche sono stati quindi sottoposti a stress e sofferenza”, continua Simone Montuschi.
Servono nuove leggi
Per l’organizzazione, occorrono al più presto nuove leggi europee che proteggano maggiormente gli animali, essendo quelle attuali elaborate in modo troppo generico, senza tenere in considerazione diversi requisiti specie-specifici e con gravi lacune come, ad esempio, la mancanza di regolamentazione dei viaggi che durano fino a 8 ore.
Attraverso la strategia Farm to Fork, la Commissione Europea si è posta l’obiettivo di effettuare una revisione completa della normativa in materia di benessere degli animali, compresa quella sul trasporto e sulla macellazione degli animali allevati a fini alimentari, entro l’autunno del 2023.
Con la campagna No Animal Left Behind, coordinata da Eurogroup for Animals e sostenuta da decine di ONG di tutta Europa, Essere Animali chiede che sia vietato il trasporto di animali vivi su lunghe distanze (superiori alle 8 ore), che sia introdotto un intervallo di temperatura esterna tra i 5° e i 25° al di fuori del quale ogni trasporto sia vietato, e che siano definiti chiaramente alcuni parametri fondamentali, come le condizioni specie- e categorie-specifiche per l’idoneità al trasporto degli animali, nonché la disponibilità di spazio e la modalità di somministrazione dell’acqua.
“Consentire i trasporti di animali vivi quando la temperatura esterna rilevata è di 30°C e oltre, e non fornire accesso all’acqua, equivale a non garantire il benessere degli animali. È evidente che le attuali leggi europee a protezione degli animali sono incomplete e inadeguate, per questo chiediamo all’Unione europea e al Governo italiano di allineare la nuova proposta legislativa alle conoscenze scientifiche ed etologiche attuali”, conclude Montuschi.
Fonte: comunicato stampa dell’associazione Essere Animali