Tiger, famosissima catena danese di negozi di oggettistica a basso costo, segue la scia di Lego e lancia la sua prima linea di giocattoli in bioplastica vegetale, ottenuta dalla canna da zucchero. Disponibile dallo scorso maggio a prezzi modici (a partire da 2 euro), in linea con lo stile della catena di negozi, la collezione – prodotta in Danimarca – comprende secchielli, innaffiatoi e palette per il mare, ma anche piattini, bicchieri e stoviglie realizzati con un materiale alternativo alla plastica di derivazione petrolchimica.
Ma non è tutto: a rendere la notizia ancora più interessante è il fatto che il materiale utilizzato è adatto anche per uso alimentare e ciò significa che i bambini potranno mangiare utilizzando i loro giocattoli preferiti: un modo per rendere il gioco ancora più spontaneo, specialmente per i più piccoli, che potranno imitare i gesti di mamma e papà anche in cucina. “La canna da zucchero è una risorsa rinnovabile e la pianta si riproduce ogni 5-7 anni. Per questo le bioplastiche sono più rispettose dell’ambiente rispetto alle plastiche tradizionali. Si tratta quindi di un passo in una direzione più sostenibile”, ha dichiarato l’azienda.
Giocattoli in plastica: perché dovremmo dirgli addio?
La scelta di passare alla bioplastica non è casuale: i giocattoli tradizionali in plastica, realizzati con materiali derivati dal petrolio, non sono sostenibili dal momento che una volta rotti o inutilizzati, devono essere buttati nella raccolta indifferenziata e non possono essere riciclati. Lo stesso vale per i giocattoli elettronici, che devono essere portati alle isole ecologiche più vicine per il corretto smaltimento. Una buona idea potrebbe essere quella di donare ai giocattoli vecchi – ma ancora in buono stato – una seconda vita, regalandoli ad amici e parenti o ai bambini che ne hanno bisogno.
Un’altra idea potrebbe essere quella di optare per giocattoli in materiali naturali come le bioplastiche ma anche il legno, tornando indietro nel tempo ai giocattoli dei nostri genitori o nonni; in questo caso, però, è importante assicurarsi che si tratti di materiale Fsc, ovvero certificato dal Forest Stewardship Council, che garantisce l’impiego di legno proveniente da foreste sfruttate secondo precisi standard ambientali. La vera soluzione, però, è comprare meno e con più consapevolezza, insegnando ai bambini il rispetto per l’ambiente fin da piccoli; è importante spiegare loro l’impatto che la plastica ha sul nostro pianeta e sui suoi abitanti e perché è fondamentale dire addio a questo materiale altamente inquinante, prima che sia troppo tardi.
Da questo punto di vista, l’esempio è fondamentale, a partire dalle scelte che più riguardano i bambini da vicino come, appunto, quelle relative ai giocattoli o ai prodotti che usiamo per la loro igiene: nella nostra guida dedicata ai bambini “zero waste” trovate tanti consigli utili per avvicinare i più piccoli a uno stile di vita più sostenibile e meno impattante sull’ambiente.