Forse il collegamento non è così immediato, ma anche quando si sceglie di tatuarsi sulla pelle un simbolo, un nome o un’immagine che ci accompagneranno per tutta la vita, si può decidere di fare una scelta sui prodotti che varranno utilizzati. Vegolosi ha incontrato Valentina Zin, tatuatrice vegana che nel suo laboratorio vicino a Savona, realizza tatuaggi veg.
Valentina, raccontaci che cosa si intende con tatuaggio vegano
L’espressione “tatuaggio vegano” può avere un doppio significato: quello di imprimere sulla pelle un soggetto a tema veg come per esempio il 269*, la scritta “vegan” e simili, oppure quello di un disegno, simbolo o altro, realizzato con prodotti vegani, ossia che non siano testati o derivanti da animali.
Quali sono i prodotti che devono essere certificati?
Tutti i prodotti che si usano durante il tattoo devono essere vegani: dal liquido che serve per trasferire le linee del disegno scelto sulla pelle, agli inchiostri. Naturalmente da non dimenticare la vasellina (derivato del petrolio) utile per la lubrificazione della pelle durante l’esecuzione e la guarigione che viene magistralmente sostituita da un “burro” prodotto con il 100% di ingredienti naturali. Al momento esistono una serie di marche di inchiostri vegan (approvati dal ministero della salute italiano) che permettono di tatuare qualunque soggetto in qualunque stile.
Tu sei vegana, il tuo negozio di tatuaggi lo è diventato: come è nata l’idea?
Io sono diventata vegana subito dopo aver deciso di diventare vegetariana. Considerando che sono allergica al latte la scelta vegan è stata solo questione di ore! La mia attività mi ha seguito di conseguenza complice anche una ragazza vegana che mi ha contattata dicendomi della sua scelta di vita e chiedendomi se era possibile fare un tattoo che la rispettasse. Da quel momento è partita la mia ricerca per poter fare tatuaggi vegan.
E’ stato difficile rapportarsi con le aziende?
Il rapporto con le aziende varia molto. Alcune sono state estremamente disponibili nel fornirmi le informazioni che cercavo sull’origine dei prodotti, altre un po’ meno, ma alla fine sono sempre riuscita a reperire tutte le informazioni di cui avevo bisogno.
Quale è il tatuaggio veg che hai realizzato e di cui vai più fiera?
Il tattoo vegan del quale vado più fiera…non saprei, direi tutti perchè per me è stata una vera conquista! Se proprio dovessi sceglierne uno, quello per la ragazza per cui è partita tutta la mia ricerca: un tatuaggio vegan al 100% senza compromessi! Si tratta di un disegno che rappresenta delle sbarre che vengono aperte e dalle quali escono dei piccoli uccellini, delle impronte di animale, il tutto sormontato dal numero “269”.
E tu? quanti tatuaggi veg hai?
Io ho 7 tattoo vegan (per i materiali utilizzati non per soggetto) ma sono ancora decisamente work in progress!
* 269 è il numero di un vitello nato in un allevamento intensivo: alcuni attivisti israeliani, nel 2012, in una manifestazione estrema si fecero tatuare questo numero a fuoco sulla pelle in una piazza centrale di Tel Aviv
Intervista di Federica Giordani